L’obiettivo generale del progetto è quello di contrastare il fenomeno dell’abbandono attraverso la promozione della tutela dei diritti dei bambini opponendoci a forme di sfruttamento e lavoro minorile, fornendo adeguata alimentazione e la possibilità, per i giovani tossicodipendenti, di intraprendere percorsi di cura e reinserimento.

Il progetto interviene soprattutto nel campo della tutela dell’infanzia e in particolare nei settori di lotta al lavoro e allo sfruttamento minorile. I partner presenti in Burundi, Etiopia, Tanzania e Madagascar vantano una lunga presenza ed esperienza nel settore contando attività e contatti con tutti i livelli politici, amministrativi e comunitari. L’intervento progettuale si inserisce coerentemente negli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che al punto 8.7 esprime la necessità di “Adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, mettendo fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani e garantendo il divieto e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile , compreso il reclutamento e l’impiego di bambini soldato, e porre fine, entro il 2025, al lavoro minorile in tutte le sue forme”.