30Ott2024
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Domestic Workers

A volte gli angeli del focolare fanno una vita d'inferno

Nessuna tutela per migliaia di lavoratrici domestiche costrette a lavori schiavili. Nel mondo 11,2 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni sono coinvolti in lavori domestici di cui il 73% sono bambine e ragazze. 

Non andranno più a scuola. Non vedranno più le amiche. Probabilmente non vedranno mai più i fratelli e non potranno ricongiungersi con la famiglia di origine. Non potranno comunicare con loro. Lavoreranno tutti i giorni per guadagnare 18 euro al mese che lo stesso procacciatore spedirà a casa. Non avranno nessuna sicurezza, né tutela contrattuale. Non solo, ciò che rischiano è tanto, troppo per essere solo bambine: le ragazzine come Salomè, anche più piccole di lei, o donne come Sisay, vengono spesso picchiate, abusate ed esposte al contagio dell’HIV E così scompaiono rapidamente dal mondo.

CVM si impegna da anni nel far uscire donne e bambine dall’ombra di abusi e povertà in cui sono confinate

Abbiamo attivi progetti in Etiopia e Tanzania per dare voce alle  domestic workers  costruendo programmi di  re-inserimento  nel contesto di origine,  scolarizzazione assieme a borse di studio e formazione professionale. Abbiamo creato una rete di associazioni dove queste donne trovano la forza di sostenersi reciprocamente, confrontarsi, prendere consapevolezza dei loro diritti, acquisire fiducia e dignità.

A questo CVM unisce anche un importante lavoro di formazione e sensibilizzazione dei rappresentanti delle istituzioni e dei loro datori di lavoro unite e azioni di lobbying verso il governo  per la ratifica della convenzione  ILO 198   che assicura ai lavoratori del settore domestico l’effettiva promozione e protezione dei diritti umani di questa categoria.

Ma questo non basta.

Con l’espansione della pandemia migliaia di lavoratrici domestiche etiopi emigrate in Libano per lavorare sono state abbandonate in strada dai loro padroni.

Che cosa ne sarà di me domani e poi domani? Che cosa farò, dove posso andare? Che cosa mangerò e berrò? Dove sono i miei soldi per gli ultimi quattro mesi di lavoro?”. Lomi  ha venti anni ed è arrivata dall’Etiopia appena un anno fa per aiutare la sua famiglia. Il suo datore di lavoro non la paga da quattro mesi e quando lei glielo ha fatto presente, lui ha chiamato un taxi e l’ha fatta portare lì, davanti all’ambasciata etiope, con una valigia ma  senza passaporto.

Dopo giorni in strada, il Governo Etiope ha organizzato dei voli per riportare a casa solo alcune di loro.  Torneranno senza nulla, se non i vestiti che indossano, senza gli stipendi che avrebbero dovuto riscuotere. Il CVM ha predisposto per queste donne un kit dignità che permetta loro di tornare a casa con almeno un sorriso. Un gesto che per ciascuna di queste donne rappresenta un grande passo verso la ripartenza e la speranza in una vita dignitosa.

Hanno trascorso mesi, spesso anni lavorando giorno e notte per le famiglie che le avevano assunte. Chiuse nelle case dei loro padroni, dalle quali non potevano allontanarsi o ribellarsi quando venivano maltrattate. Poi è arrivata l’epidemia e la crisi economica che ha investito il Libano più che in  altri Paesi. Le famiglie se ne sono disfatte come oggetti non più utili. Per legge avrebbero dovuto provvedere al loro rimpatrio, ma non l’hanno fatto, preferendo  abbandonarle al loro destino  su una strada di Beirut.

Ora il nostro impegno deve continuare per le migliaia di donne e bambine lavoratrici domestiche che hanno visto calpestati i loro diritti e la loro dignità. Non possiamo tradirle anche noi, dobbiamo cercare di restituire loro la speranza.

Aiutaci ad aiutarle. Dona loro un sorriso. 

CVM e APA

Dignity for the domestic workers

Da anni CVM e APA (A Partnership for Africa) sono promotori di progetti per i diritti umani in Africa e di sviluppo educativo in Europa. L’iniziativa organizzata insieme su GoFundMe.com ci permetterà di ridare dignità alla lavoratrici domestiche etiopi, poco più che bambine, che hanno subito violenze ed abusi. 

domestic workers

Le storie

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Documentario sulle domestic workers

Il simbolo del cambiamento

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