Come ha esordito il professor Mancini, occorreva fare un viaggio e noi l’abbiamo fatto durante tre giorni in cui riflessioni e azioni, relazioni e laboratori si sono avvicendati così da consentire ai presenti di poter rientrare nel quotidiano della realtà scolastica con uno sguardo, una mente e un cuore rinnovati.

La scuola ha il compito di delineare l’orizzonte, di educare il sentimento critico coniugando sensibilità e mente, coscienza etica e saperi e mettendo in condizioni le nuove generazioni di abitare il mondo in una società solidamente umana, la cui costruzione è loro assegnata. Questo viaggio, questa tensione morale non sono scontati: c’è bisogno di compagni di strada, di aiuto reciproco, di una co-evoluzione.

Il Seminario ha chiuso la sua sessione di quest’anno con un appuntamento che dovrà riportarci tutti a Senigallia l’anno venturo per prendere consapevolezza degli esiti di un’azione di cambiamento: in linea con la proposta delle Nuove Indicazioni Nazionali, Ricercatori Universitari e Docenti sono impegnati a mettere in campo una didattica interdisciplinare ed curricolare che apra la strada ad insegnare ad “essere” . Un curricolo che non sia disgiunto dai grandi problemi della condizione umana e che unisca il macrocosmo dell’umanità con il microcosmo personale per educare ogni persona a sentirsi corresponsabile della gestione del Bene Comune.
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