Papa Francesco: “basta con queste intollerabili brutalità”
Il papa è tornato a pregare per i cristiani in Siria e in Iraq. Al termine dell’Angelus, in Piazza San Pietro il Pontefice ha ricordato “Non cessano, purtroppo, di giungere notizie drammatiche dalla Siria e dall’Iraq, relative a violenze, sequestri di persona e soprusi a danno di cristiani e di altri gruppi. Vogliamo assicurare – ha proseguito – a quanti sono coinvolti in queste situazioni che non li dimentichiamo, ma siamo loro vicini e preghiamo insistentemente perché al più presto si ponga fine all’intollerabile brutalità di cui sono vittime.
Poi un pensiero per un altro paese, il Venezuela, dove sono in corso forti tensioni. Il Pontefice ha ricordato in particolare il “ragazzo ucciso pochi giorni fa a San Cristobal” ed ha esortato tutti “al rifiuto della violenza” e incoraggia a riprendere “un cammino per il bene del paese, riaprendo spazi di incontro e dialogo sinceri e costruttivi“. Ha concluso “Affido quella cara nazione alla materna intercessioni di Nostra Signora di Coromoto”.
Durante l’Angelus, il Papa ha raccomandato il distacco dai beni mondani, per conquistare un’autenticà libertà interiore. “Ascoltate Gesù, è Lui il Salvatore, seguitelo“, esorta i fedeli, occorre essere pronti a ‘perdere la propria vita’, perché si realizzi il piano divino della redenzione di tutti gli uomini”. Ricordando il brano del Vangelo con l’episodio della trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor, il Papa esorta: “Saliamo anche noi sul monte della Trasfigurazione e sostiamo in contemplazione del volto di Gesù, per raccoglierne il messaggio e tradurlo nella nostra vita, perché anche noi possiamo essere trasfigurati dall’amore“.