Ora si fa sul serio | La prima riunione operativa a Bagamoyo
Dopo tre settimane immersi nello studio dello Swahili ed un lungo viaggio in autobus, siamo finalmente arrivati alla nostra destinazione finale: Bagamoyo.
L’arrivo in città è dei più belli, il sole sta tramontando, l’aria è fresca e il caldo ci dà un po’ di tregua. Il nostro autista Mollel, col quale alla partenza potevamo a malapena comunicare, ora non solo ci capisce, ma con lui per l’intero viaggio ci scambiamo informazioni su come sono andate le tre settimane appena trascorse, e tra una parola sbagliata e qualche risata, in pochissimo tempo siamo già di fronte al cancello di casa.
Il primo giorno è vicino, neanche il tempo di poter assaporare la particolare bellezza di Bagamoyo che già mi ritrovo sulla strada, camminando verso l’ufficio. Sono le 07:30, appena arrivati ci accoglie Pili. Pili dovrebbe essere il cane da guardia, ma più che guardia sembra il responsabile all’accoglienza.
Una volta entrati ci sediamo attorno al grosso tavolo nella sala principale, è lunedì, quindi si inizia la settimana con una riunione per stabilire le attività da svolgere, e discutere come siano andate quelle appena passate. Sono emozionato, finalmente dopo tanta formazione in Italia mi trovo effettivamente ad iniziare il mio lavoro. Ora si fa sul serio.
Inaspettatamente si parte con le presentazioni, che naturalmente nel nostro caso devono essere in Swahili, per dimostrare che il corso ha funzionato. Le mie compagne raccolgono l’approvazione dei colleghi che sorridenti le ascoltano mentre si presentano. Poi tocca a me, inizio a parlare, non capisco come, ma in pochi minuti riesco a far scaturire una risata generale, che però mi rasserena, perché come mi hanno insegnato al corso di Swahili, qui in Tanzania se sbagli a parlare ridono insieme a te e non di te.
Dopo la riunione siamo suddivisi in tre uffici differenti, in modo che ognuno di noi possa dedicarsi ad uno specifico settore. Mi assegnano all’amministrazione, Stanley sarà il tutor che dovrà sopportare le mie domande nei prossimi mesi. Mi siedo nella mia piccola scrivania, Stanley mi consegna i primi documenti, ci siamo, (finalmente) si inizia.
Fulvio Parodi