Mondo solidale | Settimana della cooperazione all’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Filippo Corridoni” di Civitanova Marche
L’educatrice del CVM Carlotta ha tenuto un incontro/confronto con le classi terze dell’Istituto Tecnico Corridoni: incontro, perché Carlotta ha parlato delle iniziative del CVM in Africa, di cooperazione internazionale e cittadinanza mondiale; confronto, perché sono emersi moltissimi problemi legati all’accoglienza e all’integrazione. È tornata spesso, tra i ragazzi, la domanda “Perché aiutare gli africani, quando abbiamo così tanti problemi in Italia?”. Questi dubbi, espressi dagli studenti, sono lo specchio di molte questioni che si discutono oggi nel nostro Paese. Sì perchè i media sono inclini a presentarci l’immigrazione come un invasione, un gesto di arroganza da parte di persone intenzionate solo ad arricchirsi, piuttosto che come il gesto disperato di chi non ha altre possibilità. Così Carlotta ha rilanciato “Cosa intendi tu per povertà?”. Insieme alla servizio civilista Alessia, la responsabile CVM ha presentato la realtà della globalizzazione, e alcuni dei problemi che ne derivano, al quale CVM cerca di porre rimedio, qui in Italia, in Etiopia e Tanzania. I ragazzi si sono dimostrati aperti nel concepire lo scambio e il confronto con l’alterità come ricchezza, in special modo quando si sono sentiti chiamare in causa in prima persona, condotti a pensare ad esempio alle loro amicizie con ragazzi di origine diversa dalla propria, o ad immaginare la vita in un posto completamente diverso da quello nel quale sono cresciuti. Segno che le nuove generazioni sanno già, dentro di sé, di essere cittadine del mondo, ma che spesso si fanno assoggettare dal senso comune, che li porta a vedere in modo monolitico i propri problemi, per soffocare e perpetuare quelli altrui. CVM ha presentato allora le interconnessioni che collegano tutti noi al resto del pianeta, spiegando che ormai non si può percepire il sé come qualcosa di isolato, perché i problemi che viviamo in Italia derivano da, e sono causa di, problematiche mondiali complesse. Si è poi ragionato sui concetti di pace e obiezione di coscienza, da cui deriva quello di servizio civile, rendendo consapevoli i giovani che la stabilità e tutto sommato tranquillità esistente oggi nel nostro paese è il risultato di sforzi di ieri, che vanno ricordati affinché il mondo non dimentichi e continui a sperare in un futuro di pace e benessere per tutti.