Il concerto fra le montagne | La musica si fa “resilienza” nell’appuntamento del 30 giugno ad Amandola
Intorno all’ora del tramonto, in un paesaggio montano di incredibile bellezza, la piana di Campolungo di Garulla (Presso Amandola) diverrà il palcoscenico naturale di un concerto lirico dedicato alla resilienza post terremoto.
L’evento è organizzato da CVM, che ha chiamato ad esibirsi l’Accademia di canto “Beniamino Gigli” di Recanati e di Monterubbiano, guidata dalla soprano So Eun Jeon. L’appuntamento si terrà il 30 giugno, dalle 18 alle 20.
Il concerto è programmato a conclusione del progetto “Lenticchie della speranza”, che da febbraio ha visto CVM a fianco delle popolazioni terremotate. Progetto che si è realizzato in due fasi. La prima ha curato la formazione (fra febbraio, aprile e maggio) di 191 adulti, i “tutori di resilienza”, che hanno aiutato 872 bambini a superare il trauma del terremoto. Con la seconda si sono organizzati dei campi estivi per gli alunni delle scuole primarie e secondarie inferiori, volti ad aiutare i bambini a “fare pace” con la montagna dopo gli eventi sismici che dal 24 agosto 2016 che hanno avuto i Sibillini come epicentro. Il concerto dell’Accademia di canto “Beniamino Gigli”, in una melodia di parole e musica, vuole rappresentare un momento di unione simbolica fra la bellezza della natura e la comunità del territorio.
Il progetto “Lenticchie della speranza” è stato ideato da CVM in collaborazione con RIRes – Unità di ricerca sulla resilienza dell’Università Cattolica di Milano, con la Fondazione Francesco Realmonte onlus e la Fondazione Fratelli Dimenticati onlus. Mentre l’organizzazione dei campi sui Monti Sibillini, al pari del concerto a sigillo del progetto, si avvale della partnership di Fondazione Laureus, di CAI Amandola, del Comune di Amandola, e della associazione Os Aridum – Amandola.
La partecipazione è libera. Possibile cenare al Rifugio Città di Amandola, presso Campolungo di Garulla, chiamando il 3471921635.