Formare chi è in pericolo, la società civile e i gruppi dirigenti. Questa è la nostra lotta contro la violenza di genere
È un impegno quasi decennale quello di APA/CVM contro la violenza di genere. Un problema che coinvolge grande parte della popolazione femminile in Tanzania (il 39% secondo una rilevazione del 2008). È una lotta che affrontiamo con una larga gamma d’interventi: un approccio “plurisettoriale” che ha coinvolto soggetti e gruppi diversi, attori protagonisti del sociale e persone a rischio, in un lavoro di formazione sia della classe dirigente sia di chi subisce le violenze. L’impegno della nostra ONG è nel solco degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (DSG) che rivendica, entro il 2030 il raggiungimento dell’uguaglianza di genere. Una conquista che presuppone, in prima istanza, la lotta contro ogni forma di violenza.
Per farcela, da una parte abbiamo coinvolto le comunità locali, formando e sensibilizzando gruppi di donne ad alto rischio, come ad esempio: lavoratrici domestiche; bariste; cameriere e studentesse. Grazie ai training, le abbiamo rese coscienti dei loro diritti, della prevenzione all’HIV, dei rischi in cui incorrono e su quali strumenti poter contare per superarli. Dall’altra abbiamo istaurato una serie di collaborazioni serrate con le autorità locali: rappresentanti di quartiere e di villaggio; polizia per la difesa delle donne e dell’infanzia; medici e magistrati; ma anche leader religiosi locali, politici e portavoce della società civile.
In due anni, solo per fare alcuni esempi, CVM ha formato 54 magistrati e rappresentanti della polizia sulle leggi internazionali e nazionali per i diritti delle donne e su come costruire un sistema di protezione per gruppi vulnerabili a rischio. CVM ha incontrato e istruito 79 bariste e 88 domestiche su quelli che sono i loro diritti, su come difendersi da molestie e sulla prevenzione delle malattie sessuali (HIV e AIDS). Lo staff di CVM Tanzania ha lavorato anche a stretto contatto con i proprietari dei bar e la comunità dei pescatori, ha creato gruppi teatrali e moltiplicato occasioni di incontro. Un lavoro che ha portato a risultati tangibili: tra il 2016 e maggio 2017, in seguito a un nostro lavoro di sensibilizzazione, 147 donne e ragazze si sono rivolte ai tribunali giudiziari per denunciare casi di violenza. La strada verso il 2030 è ancora lunga, ma continueremo a cooperare per raggiungere tali obiettivi.
Peace Ndahagalikiye Myugi, Project Facilitator CVM in Tanzania
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