La gestione dei rifiuti in Tanzania
Abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino Giulia e Pietro nella diretta facebook avvenuta qualche giorno fa sulla pagina del CVM (se te la sei persa puoi rivederla qui). In quell’occasione, i nostri due civilisti in Tanzania hanno raccontato l’esperienza che stanno vivendo a Bagamoyo, dove da novembre scorso sono impegnati nelle attività che riguardano i diritti delle lavoratrici domestiche e il coinvolgimento dei giovani nel settore agricolo.
Oggi Giulia ci parla di un’altra importante iniziativa che i membri di Mwamakiba, un’unione di associazioni della società civile di Bagamoyo con cui il CVM collabora da tempo, hanno attivato a favore dell’ambiente.
Un tema che rientra negli obiettivi dell’agenda 2030 e su cui anche lo staff del CVM si sta impegnando per sensibilizzare sulle azioni necessarie per risolvere i problemi legati al cambiamento climatico ed alla conservazione e sostenibilità ambientale.
“In alcune zone della Tanzania, ad esempio a Bagamoyo dove siamo noi, c’è un problema di fondo legato alla gestione dei rifiuti” ci spiega Giulia “Qui non c’è un sistema di ritiro della spazzatura. Nelle case e nei negozi tutto ciò che si produce viene ogni giorno portato all’esterno e bruciato, quindi lasciato dov’è, senza essere smaltito. Per i rifiuti più piccoli non ci sono cestini in giro per il paese, così vengono abbandonati in strada o in spiaggia.”
Aggiunge: “In alcune zone della spiaggia e nel mare stesso ci sono molti rifiuti. La mancata rimozione e smaltimento porta ad una condizione di degrado a cui noi vorremmo poter far fronte sollecitando la comunità locale a prendersi cura di queste aree, così da migliorare la condizione ambientale e dare possibilità a tutti di godere al meglio di questi splendidi luoghi.”
Sono diverse le iniziative attivate dalla società civile e da altre realtà locali per risolvere la mala gestione della spazzatura, che è divenuto ormai un problema di rilievo, sia per l’ambiente sia per le persone.
I membri di Mwamakiba hanno dato via ad un progetto legato al ritiro dei rifiuti: è stato acquistato un carretto con cui una persona incaricata passa ogni giorno nelle case a ritirarli, per poi essere trasportati in un apposito centro di smaltimento.
Un’iniziativa che vuole dare inizio ad un sistema organizzato attraverso cui far fronte all’inquinamento ambientale e che mira alla conservazione delle spiagge e al miglioramento delle condizioni di vita della comunità locale. “In questi giorni io e Pietro ci stiamo occupando del monitoraggio: il rendiconto sarà utile per capire la misura del beneficio di questa attività e valutare ulteriori iniziative a favore dell’ambiente e delle condizioni di vita della comunità.”