Acqua pulita a 50.000 persone: i risultati raggiunti nel 2021 con il progetto wash up
Il progetto Wash up, iniziato nel 2019, ha come obiettivo principale l’accesso all’acqua potabile e miglioramento dell’efficienza energetica delle comunità rurali di 8 Woreda (equivalente di distretto) etiopi.
In particolare le zone interessate dal progetto si trovano nella regione di Amhara e nella regione delle SNNP. In questi territori infatti, marcati dall’erosione e dai cambiamenti climatici, non ci sono fonti di acqua pulita e non possono essere garantiti i servizi igienici di base. Il 65% della popolazione non ha accesso ad acqua pulita nel raggio di un chilometro, il 58% non ha accesso ai servizi igienici, il 60% degli studenti non ha acqua a scuola per bere o lavarsi le mani e solo il 10% ha servizi igienici con uno standard accettabile, mentre il 94% delle cliniche mediche sono sprovviste di acqua potabile.
Risulta quindi necessario mettere in atto una serie di interventi per migliorare le condizioni di vita e di salute delle comunità locali attraverso la costruzione di opere idriche e non solo.
I RISULTATI DEL PROGETTO WASH UP NEL 2021
Nel 2021 con le attività del progetto abbiamo raggiunto importanti risultati che hanno permesso di garantire l’accesso all’acqua pulita a 50.000 persone. Questo è stato possibile grazie alla:
➡️ costruzione di 30 sorgenti
➡️ costruzione di 2 acquedotti
➡️ costruzione di 18 impianti di raccolta dell’acqua piovana
➡️ riabilitazione di 52 pozzi, di cui 2 trivellati e 50 scavati a mano
➡️ realizzazione di 6 servizi igienici
➡️ realizzazione di 13 impianti a biogas familiari
Con queste opere oggi i beneficiari del progetto vedono migliorate le loro condizioni igieniche e di salute, poiché possono usarne per lavarsi, cucinare e pulire e possono berla senza il rischio di contrarre malattie gastrointestinali dovute alle contaminazioni. La disponibilità di servizi igienici inoltre, permette di abbandonare la pratica della defecazione all’aperto, spesso veicolo di malattie trasmissibili dovute proprio alla scarsa condizione igienica.
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il progetto Wash Up prevede non solo la costruzione di opere idriche, ma anche la formazione delle persone della comunità che, una volta finito il nostro lavoro, si occuperanno in autonomia della gestione delle strutture realizzate.
I corsi di formazione nel 2021 hanno coinvolto 560 persone per la corretta gestione dei sistemi idrici, 160 persone per la manutenzione di base degli stessi sistemi, 6 artigiani per la manutenzione avanzata e 200 persone per le corrette pratiche nella conservazione del suolo. Inoltre, 37 persone sono state formate come esperte nell’ambito di igiene e sanità e 798 sono state formate nello stesso settore come leader di comunità.
LE COOPERATIVE DI DONNE
Il progetto Wash Up pone attenzione anche ad aspetti collegati alla gestione delle risorse territoriali ed all’opportunità lavorativa delle donne dei villaggi. Abbiamo costitutito 6 cooperative di donne che si occupano di attività agricole e vivaistiche: oltre ad un aiuto nella creazione e organizzazione di questi gruppi, abbiamo fornito un supporto per l’avviamento delle attività e tenuto corsi di formazione e follow-up nei mesi successivi.
Questo aspetto del progetto permette di avere un’occupazione ed acquisire le giuste competenze, oltre ad un risvolto importante anche per la cura dei territori.
GLI OBIETTIVI DEL 2022
Le attività del progetto Wash Up proseguono anche nel 2022: il nostro obiettivo è quello di garantire l’accesso all’acqua pulita ad altre 46.000 persone. Le fasi principali sono state pianificate e prevedono la protezione di sorgenti, la costruzione di acquedotti, la trivellazione di pozzi, la costruzione di impianti di raccolta dell’acqua piovana e di servizi igienici nelle scuole primarie dei villaggi.
Per quanto riguarda la formazione invece, non solo verranno organizzati corsi per la gestione delle opere realizzate, ma verranno istituiti comitati locali per la loro manutenzione ed organizzati corsi nelle scuole per informare e sensibilizzare sui temi della salute e dell’igiene.
Verranno avviate altre 10 cooperative per attività agricole e vivaistiche che daranno lavoro a 200 donne ed inoltre prenderà il via la collaborazione fra il Politecnico di Ancona e l’Università d Debre Marcos e Arba Minch/Saula: si tratta di una sperimentazione su nuovi sistemi ad energia solare ed energie rinnovabili per la cottura di cibi grazie all’uso dell’energia solare.