Due intensi weekend di Formazione
In coincidenza del secondo e dell’ultimo fine settimana di giugno, nei locali di CVM – Comunità Volontari per il Mondo – in viale delle Regioni, a Porto San Giorgio, è stato effettuato il corso “Didattica dell’Italiano L2“, che ha visto 31 corsisti, tra insegnanti e giovani neolaureati, seguire, con grande interesse e partecipazione, 40 ore complessive di formazione.
Le lezioni sono state tenute da esperti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, rispettivamente Fabio Caon, docente di glottodidattica, Didattica della Comunicazione Interculturale e della letteratura e Barbara D’Annunzio, che espleta collaborazioni di varia natura con l’Università medesima e per il laboratorio ITALS.
I contenuti del percorso di formazione, hanno toccato le tematiche che seguono:
1. Didattica dell’italiano L2 nella scuola
2. Come si apprende l’italiano L2: l’interlingua e l’analisi dell’errore
3. Tecniche glottodidattiche per potenziare le abilità linguistiche
4. Presentazione e analisi di materiali didattici per la didattica dell’italiano L2
5. Studenti stranieri nella scuola: successo scolastico e lingua dello studio
6. Modelli operativi per la classe plurilingue e multiculturali: unità didattica, unità stratificata e differenziata, ciclo del task
7. L’insegnamento della grammatica nelle classi di italiano L2
8. Didattica ludica per classi ad abilità differenziate
9. Approccio cooperativo e didattica della L2
E’ stato davvero sorprendente ed entusiasmante osservare il coinvolgimento sempre molto intenso nelle attività laboratoriali, l’ascolto attivo nel corso della presentazione dei concetti fondamentali, l’interazione vivace e interlocutoria con i relatori. La formazione, quando tocca le corde dell’interesse verso l’apprendente nel percorso faticoso che compie per conseguire la padronanza di una lingua nella quale è immerso e che è fondamentale per decodificare il mondo in cui vive, ha qualcosa di magico. Non si tratta solo di apprendere tecniche, ma soprattutto di penetrare in una dimensione cognitiva, che abbraccia la dimensione complessiva del discente, anche nel suo aspetto di socialità ed affettività.
Dai questionari compilati dai partecipanti si evince un altissimo livello di soddisfazione per quanto concerne i contenuti, la metodologia, le modalità di approccio, la professionalità dei docenti…tanto da aver spinto alcuni ad esprimere la necessità di una ripresa degli argomenti per poterli sviscerare in modo più approfondito.
Alcuni suggerimenti espressi dai corsisti riguardano l’importanza di strutturare un percorso per adulti non italofoni analfabeti e la possibilità di continuare la formazione con la creazione di un gruppo strutturato che si incontri periodicamente.
I nostri prossimi appuntamenti hanno cominciato ad essere definiti dalle richieste degli insegnanti e dei giovani aspiranti facilitatori linguistici e noi, CVM, raccogliamo la sfida e proseguiremo con percorsi finalizzati a facilitare il grande compito che gli stessi devono affrontare nell’accompagnare i percorsi di crescita complessiva dei piccoli e grandi che vogliono dotarsi degli strumenti per codificare e decodificare il nuovo contesto nel quale hanno scelto di vivere.