8 MARZO: I DIRITTI DELLE LAVORATRICI DOMESTICHE, LA STORIA DI BEATRICE.
“Ora non solo sono cosciente dei nostri diritti, ma ho il coraggio di parlare ovunque e a chiunque: lavoratrici domestiche, datori di lavoro, alle singole persone come ad un pubblico.”
L’8 marzo, è la festa dei diritti di tutte le donne nel mondo. Celebriamo la determinazione ed il coraggio delle donne che hanno ricoperto un ruolo cruciale nella storia dei loro Paesi e comunità. Donne come Beatrice Johnson, 26 anni, lavoratrice domestica e Presidentessa di Light for Domestic Workers, associazione di lavoratrici domestiche etiopi, che ogni giorno lotta per un futuro dignitoso per lei e le sue colleghe.
Si contano 52,6 milioni di lavoratori domestici nel mondo, di cui 43 sono donne e 7 sono minori. In Etiopia e Tanzania, come in ogni società, esistono strutture culturali che producono meccanismi di privilegio e esclusione a partire dal genere, dalla razza e dalla classe. Spesso sono le donne che vivono in contesti sociali in cui si ritrovano vittime di violenza di genere. Una schiavitù moderna, che ha a che fare sempre di più con una violenza strutturale del lavoro in quanto sfruttate senza nessun riconoscimento legale.
CVM è consapevole che la vera trasformazione sociale necessita di un’attenta riflessione ed educazione alla giustizia sociale, eliminando così disuguaglianze e discriminazioni. Per questa ragione sosteniamo la promozione sociale delle lavoratrici domestiche offrendo loro consapevolezza sui propri diritti, organizzando corsi di formazione professionale che permettano loro di recuperare la propria autonomia così come la propria autodeterminazione e lavorando per il riconoscimento legale del loro lavoro nei paesi come Tanzania ed Etiopia.
LA STORIA DI BEATRICE
La storia di Beatrice con CVM ha inizio a luglio del 2019, quando è stata raggiunta a casa del suo datore di lavoro da un gruppo di reclutamento organizzato da CVM. Non conoscendoli, all’inizio né il suo datore di lavoro né lei stessa si sono fidati della loro proposta di partecipare alle assemblee dell’associazione delle lavoratrici domestiche. Il nostro gruppo, formato dal direttore di CVM Tanzania, un funzionario del lavoro, un assistente sociale, una ricercatrice e una funzionaria del Catholic Workers Movement (Movimento Lavoratori Cattolici), è tornato varie volte per convincere Beatrice e il suo datore. Dopo alcuni tentativi, finalmente hanno accettato ed a distanza di tempo Beatrice non si è affatto pentita della sua scelta: ha appreso i suoi diritti e doveri come lavoratrice domestica e ha ricevuto formazione sulle tecniche di protezione dall’HIV, igiene, cucina e skills utili alla gestione efficiente delle risorse domestiche.
Beatrice ci racconta orgogliosa che oggi sa amministrare al meglio l’economia domestica, ha migliorato la sua cucina imparando nuove ricette ed anche il suo datore di lavoro è soddisfatto di lei:
“Oltre alla grande soddisfazione personale, ho ottenuto notevoli miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Parlando con il mio datore, ed essendo molto qualificata, puntuale e affidabile, ho ottenuto un giorno di riposo settimanale e un intero mese di vacanze pagate all’anno, (mentre prima avevo solo 5 giorni l’anno) e persino un raddoppio del mio salario! Ora ho anche un conto in banca dove posso mettere da parte dei risparmi in maniera sicura, mentre prima nascondevo tutto sotto il letto.”
Oggi Beatrice è diventata presidentessa dell’associazione tanzaniana Light for Domestic Workers ed ha ben chiari i suoi obiettivi: il riconoscimento, rispetto e protezione dei diritti delle lavoratrici domestiche da parte dalla società e del governo e la creazione di una comunità di domestiche sempre più grande, così che tutte abbiano una rete di supporto e siano a conoscenza dei propri diritti. Come donna, invece, Beatrice vuole continuare a formarsi e studiare Hotel Management per aprire un ristorante tutto suo.
Ringraziamo Alberto Seligardi, il nostro volontario in Tanzania, per averci riportato la storia di Beatrice e per il suo impegno nelle attività di CVM insieme alle associazioni delle lavoratrici domestiche tanzaniane.
Infine, vogliamo augurare a Beatrice e a tutte le donne di continuare a seguire i propri sogni e di credere sempre che un mondo migliore è possibile!