NO ALLA GUERRA, SÌ AD UNA CULTURA DI PACE
“Chi fa la guerra mette davanti a tutto gli interessi di potere, si affida alla logica diabolica e perversa delle armi che è la più lontana dalla volontà di Dio e si distanzia dalla gente comune che vuole la pace e che in ogni conflitto è la vera vittima che paga, sulla propria pelle, le follie della guerra“.
Noi di CVM ci associamo a questa invettiva di Papa Francesco e restiamo attoniti di fronte a tanta insania, a tanta follia umana che ha violato la Pace in Europa. Come in ogni guerra sicuramente si possono addurre motivazioni dell’una e dell’altra parte in conflitto. Queste ragioni non ci interessano perché, dopo la drammatica esperienza di due conflitti mondiali e di Hiroshima e Nagasaki, l’uomo si è affrancato da retoriche vacue e condanna la guerra come strumento di risoluzione di dissidi internazionali negando legittimità ad ogni tipo di aggressione.
La pandemia che stiamo attraversando attesta che siamo tutti in un punto, tutti strettamente interdipendenti per cui nessuno può credere che una guerra lontana chilometri da casa sua non lo riguardi. Usciamo dalla logica perversa della banalità del male… questa guerra ci interpella tutti e dobbiamo chiederci in che misura anche noi siamo coinvolti. Certamente è doveroso offrire accoglienza, ospitalità ai profughi che cercano scampo qui da noi, come altrettanto ineludibile è creare corridoi umanitari e aiuti per chi è intrappolato nella morsa dell’inferno bellico.
Va comunque precisato che l’insania umana non va mai fermata con la logica delle armi: ogni arma data è causa di altri morti. L’unica “forza” che va perseguita è sempre quella della pace, della cultura e della solidarietà. In linea con le Finalità del proprio statuto costitutivo rivolto alla liberazione di tutti gli uomini e di tutte le donne del pianeta, CVM è da sempre impegnata sul fronte della cultura di pace sia al Sud che al Nord del mondo.
Come ente di Formazione da oltre quarant’anni ha attivato nelle scuole Corsi di Educazione Transculturale e di Cittadinanza Mondiale orientati a contrastare logiche competitive, individualistiche nazional centriche ed eurocentriche. L’attuale conflitto potrebbe indurre noi del CVM a registrare una sorta di scacco, di fallimento ma non è così. Nella logica evangelica della semina si precisa che chi semina non è chi raccoglie (Gv 4,37). La semina è un atto gratuito che trova la propria ragione di essere nella certezza che seminare il bene ci libera dalle anguste logiche del tornaconto personale. Dare al nostro agire il respiro ampio della gratuità, ci inserisce nel meraviglioso orizzonte dei benevoli disegni di Dio e sicuramente Dio è dalla parte degli operatori di pace. Un fermo NO ALLE ARMI.
Giovanna Cipollari
Coordinatrice Formatori CVM