50 anni della FOCSIV!
Il Futuro, il Lavoro e l’Anima della Focsiv non può che essere rivolto al rafforzamento della solidarietà e della cooperazione allo sviluppo in modo sempre più incisivo ed efficace. Per essere quel granello di senape che produce Speranza.
Quest’anno sono giusto 50 anni da quando nel 72’ venti Ong’s (organizzazioni non governative) italiane decisero di dare vita alla FOCSIV (Federazione degli Organismi di Volontariato Internazionale di Ispirazione Cristiana). Per cui si è ritenuto di utilizzare questa occasione per riflettere sul suo futuro partendo dalle motivazioni che portarono alla sua nascita. Riportiamo estratti della relazione portata dalla Presidente Ivana Borsotto in sede di presentazione delle celebrazioni.
50 anni fa, anni Settanta.
Erano gli anni della guerra fredda tra due blocchi politici, del sottosviluppo, dello sfruttamento, del risveglio del Terzo Mondo e delle lotte di liberazione, del disgelo e della distensione ma ancora della deterrenza nucleare, appena dopo l’invasione di Praga, l’Europa dell’Est prigioniera della cortina di ferro, la Cina squilibrata dalla Rivoluzione Culturale mentre maturava la sconfitta USA in Vietnam.
I giovani prendevano la parola e si proponevano da protagonisti. Gli slogan erano:
“Siate realisti, chiedete l’impossibile”, “Non è che l’inizio”.
Tempi di innocenza, tempi di fiducia, perché si credeva nello sviluppo che produceva progresso, anche se ne affioravano i primi limiti. Nella modernità che non spaventa, nella Plastica che era il futuro. Anni Settanta. In Italia, lotte di operai e di studenti, autunno caldo. Anni di Piombo, terrorismo e stragi di Stato. Delle domeniche in bicicletta per la prima crisi petrolifera. Il decennio delle riforme, dello Statuto dei Lavoratori del Diritto di Famiglia della depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza, di Basaglia del Divorzio del Servizio Sanitario Nazionale della Legge per la Casa.
L’unico decennio delle Riforme sostanziali nel nostro Paese.
Soffiava il vento del Concilio Vaticano II°, con uno slancio di rinnovamento. La Pacem in Terris e la Populorum Progressio orientavano i cristiani ad aprirsi al mondo. Tempi di profonde convinzioni e idealità, dell’opzione per i poveri e dell’impegno personale. Delle Comunità di Base e dei preti operai.
All’inizio erano 20 i soci fondatori, il CVM aderì qualche anno più tardi anche perché appena nato, ora i soci sono 94 che operano in 80 paesi del Mondo.
La Focsiv è impegnata ad essere prossimo nelle periferie più abbandonate ma ribollenti di vita, nei villaggi più lontani, nelle carceri più affollate e disumane, nelle rotte migratorie più crudeli, nei conflitti più feroci, nei campi profughi più gremiti, nei Paesi martoriati dalle guerre, da disastri ecologici e da accaparramento dei terreni. Lo facciamo insieme alle donne che sono protagoniste dello sviluppo.
La Focsiv è protagonista inserita nelle reti nazionali e non, che operano per la pace e per combattere le drammatiche disuguaglianze nonché i cambiamenti climatici che sono la vera origine delle migrazioni.
Viviamo e vivremo tempi difficili. Un Mondo dove le forze del Mercato si propongono come soluzioni ai problemi che lo stesso mercato determina. La democrazia è tanto più fragile quanto più aumentano le disuguaglianze e non mantiene le sue promesse di giustizia di benessere e di dignità.
Aumentano i poveri, anche nel nostro mondo, e qualcuno li chiama fannulloni e li incolpa delle loro povertà. Torna l’inflazione, tassa sui poveri, che falcidia i salari e le pensioni.