Semina tutto ciò che c’è di bello in te!
Articolo iniziato da molto tempo, ma con le parole diventa sempre più difficile descrive ciò che si prova. Gli eventi ti trasportano, quello che prima era “strano” ora è la normalità, e riesci di nuovo a vedere le cose “speciali” di questa terra attraverso gli occhi di chi arriva ora e la vede per la prima volta.. riesci a vedere quanto tu sei cambiata, e nonostante hai ancora l’impressione di essere partita solo ieri, già ti ritrovi ad organizzare la festa di saluto ed a ridere con gli amici su tutti i bei racconti di un anno trascorso in Tanzania.
Partita con poche aspettative, ma con tante speranze, la realtà e la storia l’hanno scritta le persone incontrate! Uscita dalle righe del progetto, sono entrata nel mondo reale. In quanto occidentali siamo stati abituati a pensare per schemi, per numeri, per risultati, per guadagni e perdite… ma qui ho forzatamente abbandonato le mie categorie per incontrare il prossimo. Qui i numeri son diventati persone.
Ti demoralizzi a volte perché vedi che le cose non vanno come vorresti, perché i dati non riportano, perché vorresti cambiare tutto ciò che non va e non riesci nemmeno a far compilare un questionario, perché vorresti far sentire la tua voce, ma non hai le giuste basi per formulare dei giudizi, né la giusta capacità linguistica per farlo… e a fregartene non riesci, nemmeno a rimanere in superficie… Ma quando ti fermi e rifletti, con l’aiuto anche di qualche maestro di vita, ti rendi conto che i tempi di un volontario che si ferma per 11 mesi in Tanzania sono nulla in confronto alla vita di queste persone, e quello che vorremmo vedere ha bisogno di tempo per essere elaborato e maturato autonomamente…
E ti ritrovi seduta all’ombra di un grande albero intorno ad un cerchio, con la tua responsabile che cerca di coinvolgere le 18 ragazze beneficiarie di un progetto e le loro mamme in un’aperta discussione e confronto su questi mesi trascorsi insieme… cambiamenti, sfide che rimangono, strada futura.. ti accorgi che veramente “l’essenziale è invisibile agli occhi”.. Sentire che nonostante i problemi, le arrabbiature prese, le difficoltà, queste ragazze hanno fatto grandi progressi a partire da loro stesse, che hanno veramente intrapreso un percorso comune, che hanno veramente ora un motivo per credere nel domani e non lasciarsi abbandonare al solito circolo vizioso ti ridà nuova speranza.
Non si parte con l’idea di cambiare il mondo, non si arriva e si cambia il mondo, ma speriamo con il lavoro di tutto lo staff di riuscire a piantare giornalmente qualche seme..
.. se almeno a piantare non ce l’ho fatta, ed il terreno non era pronto, di sicuro qualcuno ne ho donato…
Semina, semina
L’importante è seminare:
un po’, molto, tutto il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso,
perché tutto splenda intorno a te.
Semina la tua energia,
la tua speranza per combattere e vincere
la battaglia quando sembra perduta.
Semina il tuo coraggio
Per risollevare quello degli altri
Semina il tuo entusiasmo
Per infiammare il tuo prossimo.
Semina i tuoi slanci generosi,
i tuoi desideri, la tua fiducia,
la tua vita.
Semina tutto ciò che c’è di bello in te,
le piccole cose, i nonnulla.
Semina, semina e abbi fiducia,
ogni granellino arricchirà un piccolo angolo della terra.
Ottavio Menato
.. Grazie, perché i bei frutti che ho visto quest’anno sono sicuramente il frutto di qualche seme piantato da chi mi ha preceduto, il duro lavoro di un sapiente Contadino e tanta, tanta, acqua pulita… Un’acqua che speriamo continui a scorrere, nonostante il lungo periodo di siccità che si prospetta di fronte a noi…
Serena Morelli (Servizio Civile – Tanzania)