L’acqua, nei luoghi dimenticati, è vita e dignità. A Garbansa Galo per 6.557 persone
“Mi trovo nel villaggio di Garbansa Galo, in Etiopia. Stiamo proteggendo la sorgente da contaminazioni esterne attraverso captazione e l’acqua verrà distribuita per gravità a 8 punti di distribuzione, di cui una scuola ed una clinica per portare acqua pulita a 6,557 persone In questa ricorrenza così importante e che tutto il mondo ricorderà, vorrei provare a descrivervi da qui cos’è l’ACQUA. Dove manca del tutto. Un posto remoto, lontano, impervio, che sembra dimenticato da tutti. Siamo qui per un sopralluogo a un impianto di distribuzione a gravità. Siamo a circa 600 km da Addis Abeba, un luogo sperduto e difficilissimo da raggiungere. Abbiamo già ultimato 4 punti di distribuzione. Ne restano altri 4.
Quando fai parte di questa realtà, quando la vivi ogni giorno, impari a vedere le cose con occhi diversi, a sentirle con un cuore diverso. Ci siamo commossi, visibilmente colpiti da quanto la nostra presenza oggi, qui, dove mai nessuno è arrivato prima di noi, sia stata percepita come un miracolo. Noi, siamo un miracolo. Perché quando credi che nessuno sappia di te, pensi di essere dimenticato, smetti di credere di esistere.
Invece oggi CVM è qui perché anche per queste 6.557 persone ci sia speranza. Vita. Futuro.
L’acqua che stiamo portando sarà la speranza. E portarla qui, a Garbansa Galo, vuol dire portare anche dignità, riconoscimento. Mentre ce ne andiamo, lasciandoci alle spalle questo mondo lontano in un mondo ancor più lontano, sappiamo di non essere soli. Da nessuna parte. Finché ci sarà qualcuno pronto a lottare, mai nessuno sarà solo”.
Valentina Palumbo, Rappresentante Paese CVM in Etiopia