Bagamoyo, la società civile dà forza allo sviluppo | Obiettivo di CVM è sensibilizzare la partecipazione dei cittadini a tutela dei più deboli
L’associazionismo è una risorsa della società civile di Bagamoyo. L’intersecarsi di diversi raggruppamenti – club, comitati, associazioni – è affascinante, pervasivo, sembra perpetuare continuamente l’idea di un beneficio comune nell’agire insieme. Nel tempo esso è diventato una risorsa per le donne di Bagamoyo che, ad esempio grazie alle associazioni di microcredito, hanno potuto accedere ai circuiti commerciali, un tempo monopolio degli uomini, e migliorare così le proprie vite, affrancandosi da povertà, isolamento o violenza. Credo che occuparsi della tutela delle donne e contribuire alla loro emancipazione significhi sempre puntare allo sviluppo perché – come le donne stesse sostengono – esse non pensano mai unicamente al proprio interesse, ma al bene dei propri figli. Pianificano la spesa e il risparmio e dunque guardano sempre al futuro.
Le attività dei progetti CVM hanno un approccio multisettoriale e coinvolgono la società civile su vari livelli, ma sono specialmente indirizzate ai gruppi vulnerabili come quello delle donne, appunto, e delle persone sieropositive o dei giovani svantaggiati. In un contesto dove l’assenza di risorse e di supporto istituzionale non permette ai diritti e ai servizi, sanciti nelle leggi, di trovare reale applicazione.
Il supporto alla creazione e alla crescita di associazioni a tutela dei gruppi vulnerabili, di circuiti di microcredito e di figure di supporto alle donne – come i Facilitatori di giustizia comunitari nei villaggi – ha significato piantare i semi di un cambiamento che avviene dall’interno delle comunità e che ne rende i propri membri i veri protagonisti attivi. Parallelamente, il coinvolgimento delle autorità locali, come i politici di distretto, di circoscrizione, di villaggio, i leader religiosi, gli insegnanti, i poliziotti, i magistrati e il personale sanitario, facilita la creazione di un network tra le varie realtà associative e le autorità locali, favorendo numerosi interventi, come quelli a sostegno dell’educazione, della prevenzione dell’HIV/AIDS e della lotta contro la violenza di genere.
CVM lavora in sinergia con questi attori, sviluppando attività di capacity building, per permettere alle realtà locali di incidere maggiormente sui cambiamenti. Sollecitando l’integrazione tra le diverse anime della società civile, si rafforza un senso di responsabilità e di partecipazione ai processi decisionali, per risolvere problemi sociali, ed economici, che possono essere affrontati in primo luogo da chi ne è il protagonista. Per permettere la realizzazione di percorsi di sviluppo autoctono e dunque autentico.
Clara Cossu – servizio civile Tanzania