CARO BABBO NATALE…ETIOPE
Caro Babbo Natale,
Non ti scrivo lettere da un po’, e sicuro, non ti ho mai scritto una lettera a gennaio.
Ti scrivo per ringraziarti per avermi sempre fatto passare dei magici natali. Ti immaginavo sempre la notte tra il 24 e il 25 mentre ti calavi giù dal tetto, facendo una fatica immensa perché io il camino non l’avevo. Quando poi mi svegliavo la mattina del 25 e mi ritrovavo davanti i regali, sapevo di essere stata brava e essermeli meritati. E passavo il resto della giornata a godermi il Natale con la mia famiglia.
Con il tempo ho smesso di scriverti, ho smesso proprio di pensare a quei momenti, ho lasciato la mia città, e il Natale è diventato quel momento in cui tornare a casa era un dovere. Perché un Natale senza la famiglia era impensabile e quasi doloroso.
Questo Natale, invece, ero in Etiopia a fare il servizio civile, e ho deciso di restare qui anche durante le feste. Un Natale senza famiglia e amici, senza cenone, senza lo scambio di regali non è il Natale che conosco, ma in compenso ho festeggiato ben due Natali. Come con il Capodanno, che ci ha fatto festeggiare di nuovo il 2015 a settembre e poi il 31 dicembre il 2023, ho passato un Natale diverso, ma anche lunghissimo: il 25, l’abbiamo festeggiato con un picnic, perché qui anche le stagioni sono diverse, e il clima ricordava più pasquetta che Natale. Poi abbiamo festeggiato il 7 gennaio il Natale ortodosso, e qui tutti insieme ci siamo ritrovati al centro accoglienza di Addis Abeba, ormai una seconda casa. Cibi diversi, tradizioni diversi, persone che non sono la mia famiglia, e sicuramente non la festa che conoscevo fino all’anno scorso. Ma a maggior ragione è stato un Natale speciale. Poi il 10 gennaio, abbiamo fatto un pranzo natalizio con tutto lo staff dell’ufficio. Sarà mancato il Natale all’italiana quest’anno, ma i festeggiamenti natalizi non sono mancati.
Crescendo non sono più sicura di essere stata brava durante l’anno, però continuo a chiedermelo: come mi sono comportata con gli altri? Ho fatto qualcosa di cui pentirmi? Come posso continuare a migliorarmi?
Non ho ancora risposte ai miei dubbi, anzi, più vado avanti meno risposte ho. Voglio quindi iniziare ancora una volta dal ringraziare: ringrazio chi mi ha fatto vivere dei Natali indimenticabili, quando ero bambina, e ora a 25 anni dall’altra parte del mondo.
Buon Natale e Buon 2023 in ritardo,
Arianna Boccamaiello
Volontaria in Servizio Civile CVM Etiopia