Comunità, sostenibilità e coinvolgimento. Viaggio nei progetti idrici in Kaffa, Etiopia.
Sono le 6 del mattino e siamo pronti per lasciare Bonga. L’obiettivo della nostra visita è quella di monitorare l’andamento dei progetti idrici realizzati nei siti di Mutti, Agaro Bushi e Warwara. Ci troviamo nel sud dell’Etiopia, più precisamente nella regione del Kaffa, dove CVM sta lavorando ad un Programma idrico in diverse Woreda.
Ci aspettano due giornate di scoperta e dialogo, durante le quali avremo l’occasione di incontrare le comunità beneficiarie degli interventi del CVM. Fare la loro conoscenza e capire le loro condizioni di vita e bisogni fondamentali, sono delle precondizioni necessarie all’implementazione di ogni tipo di attività.
Sulla impraticabilità della strada ci avevano già messo in guardia qualche giorno fa: “E’ la più pericolosa dell’Etiopia”, dicono. Secondo me, invece, è la più bella, anche se la colazione tende a rimanere un po’ sullo stomaco. Condividiamo queste due giornate con gli amici dell’associazione SAED Etiopia: Ruth, Germano e Davide, che finanzato i progetti implementati da CVM nei tre villaggi..
Mutti – Il sistema di irrigazione per la cooperativa agricola
Prima tappa: Mutti. In questo villaggio cinque persone del posto sono state formate da Taye, il tecnico idraulico di CVM Bonga, sulla gestione e manutenzione di un sistema di irrigazione che pompa acqua dal fiume. Alcuni membri della comunità hanno costituito una cooperativa agricola e iniziato a vendere i propri prodotti presso i mercati vicini. Ci spiegano che in un periodo di siccità come questo – che si è particolarmente acutizzata, negli ultimi anni, anche a causa del surriscaldamento globale – l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione dei campi è fondamentale a garantire la sicurezza alimentare delle popolazioni che vivono nei contesti rurali. Ci confrontiamo sul funzionamento dell’impianto e ci lasciamo con la promessa di vedere i frutti del loro raccolto.
Agaro Bushi – L’acquedotto, la sostenibilità e il coinvolgimento comunitario
Il viaggio prosegue alla volta di Agaro Bushi, dove passeremo la notte. Man mano che ci avviciniamo a destinazione, la strada diventa più difficile da percorrere, mentre la foresta si infittisce. Binyam, alla guida del veicolo, ci rassicura: “tranquilli, sono tra i migliori autisti d’Etiopia!”. L’atmosfera che si è creata con lo staff locale è unica: si collabora seriamente e si lavora fianco a fianco in ufficio e sul campo, senza rinunciare a momenti in cui si ride e si scherza.
Ci rendiamo conto di essere quasi arrivati al sito quando un gruppo di trenta bambini circa comincia a correre dietro la macchina. Non sono abituati a vedere così tanti farangi – così chiamano noi bianchi – da queste parti. Nel posto che sembra essere rimasto fuori dal mondo, CVM ha costruito un acquedotto a servizio della comunità, di una clinica e di due scuole, finanziati da SAED. Dopo una breve pausa pranzo, ci prepariamo per l’incontro con alcuni membri della comunità. Si discuterà dell’importanza della partecipazione comunitaria per la sostenibilità del progetto. La sostenibilità, concetto cardine dei progetti CVM, si sviluppa attraverso diverse tre modalità: i contributi comunitari, che possono essere in moneta, materie prime e lavoro durante la costruzione dell’impianto, per sviluppare il senso di proprietà della comunità verso di esso; la formazione dei manutentori e del comitato idrico, per la gestione dell’impianto e la sua manutenzione nel tempo; il pagamento della tariffa sull’acqua da parte della comunità, gestita dal comitato idrico, per poter affrontare le piccole manutenzioni, pagando i manutentori e comprando i pezzi di ricambio.
L’incontro è fondamentale e per me è un onore prenderne parte. Ruth, direttrice di Saed Etiopia, Lia, Rappresentante Paese di CVM e Hunde, Coordinatore Tecnico di CVM, spiegano alla comunità l’importanza della loro partecipazione alla gestione dell’impianto attraverso la tariffa idrica. Se SAED ha attivamente lavorato alla raccolta fondi e CVM ha costruito il sistema di approvvigionamento idrico, adesso è arrivato il momento per la comunità di prendersi cura di ciò che è stato donato, per il loro stesso futuro. Il meeting dura un paio d’ore e ad un certo punto la discussione, che continua tra amarico e kaffecho, sembra animarsi molto. Alla fine la comunità ringrazia SAED e CVM per il lavoro svolto e promette di cominciare a raccogliere la tariffa sull’acqua.
Warwara – L’acqua per l’asilo
Il giorno seguente ci attende l’ultima tappa: una bella camminata sotto il sole alla volta di Warwara. Il caldo oggi non perdona e anche l’altitudine si fa sentire. Lascio che gli ingegneri di CVM e SAED visitino la fonte – che è ancora troppo in alto per i miei gusti – e decido di visitare l’asilo costruito da SAED, per il quale CVM sta lavorando alla fornitura di acqua: più di settecento bambini avranno presto accesso all’acqua potabile.
I bambini, che danno tutto senza mai chiedere niente in cambio, ci accolgono con canti e sorrisi. Io rispondo con l’unica parola in kaffecho che sono riuscita ad imparare in questi pochi giorni: Yeri Imba! Grazie!
Michela Bracone – Servizio civile Etiopia