Contrastare la carestia in Etiopia
Il Corno d’Africa sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi 40 anni e in concreto l’Etiopia sta vivendo le condizioni più aride registrate dal 1981, con una grave siccità che ha lasciato circa 7,4 milioni di persone in tutto il paese ad affrontare una grave fame nel primo trimestre del 2022.
Nell’ultimo report del 29 luglio su Sicurezza Alimentare del World Economic Forum, il paese si trova nella nona posizione nella lista dei primi 10 paesi con la maggior inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari. Nel frattempo affronta un’altra emergenza parallela, che aggrava i livelli di insicurezza alimentare nel Paese: il conflitto armato. Più persone che mai hanno bisogno di assistenza alimentare urgente in tutto il nord dell’Etiopia.
D’altronde, in tante zone del paese, la carenza di acqua e pascoli sta devastando i mezzi di sussistenza, costringendo le famiglie a lasciare le loro case.
Anche se al momento le zone di intervento in cui operiamo non sono colpite dalla siccità e dalla carestia, resta importante supportare le 18 cooperative femminili che si sono create attraverso il Progetto Wash Up, e che attualmente sono costituite da 360 donne che operano nel settore agricolo, fornendo loro gli strumenti a cui i singoli coltivatori difficilmente possono accedere (ad esempio pompe per l’irrigazione) o training specifici che aiutano a creare resilienza, ovvero maggiore capacità di affrontare possibili situazioni critiche.
Le comunità hanno presso consapevolezza dell’importanza dell’economia circolare, ad esempio, la cooperativa di Dyateba, in Amhara, si era avviata con un solo campo coltivato, attualmente abbiamo acquistato 12 capre, a cui poi ne hanno aggiunte altre 8 con i soldi che avevano messo da parte, e hanno ricevuto un training specifico su come allevarle seguendo pratiche moderne e non seguendo le pratiche tradizionali.
Per il Progetto Wash Up, l’economia circolare è un prerequisito per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica sancito dal Green Deal per il 2050 e per raggiungere alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile del Millennio:
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Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile.
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Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne.
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Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti.