Contro la violenza, sempre
Ogni anno sul calendario vengono contrassegnate alcune date, alcune in concomitanza con eventi di rilievo internazionale, come il 25 novembre, individuato come Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Il contrasto alla violenza di genere in Tanzania e in Etiopia rimane una sfida significativa, con dati che evidenziano l’urgenza di interventi mirati.
In Tanzania, una delle principali forme di violenza di genere è quella perpetrata dai partner intimi. Secondo studi recenti, il 38% delle donne ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un partner. Gli effetti economici e sociali di questa violenza sono gravi: le donne vittime di abusi guadagnano in media il 29% in meno rispetto alle altre. Il governo e le ONG stanno lavorando per rafforzare i programmi di educazione e sensibilizzazione, con un focus su iniziative di empowerment economico per le donne e servizi di supporto medico e psicosociale
In Etiopia, il problema è amplificato dai conflitti armati, dove la violenza sessuale viene spesso utilizzata come arma di guerra. Nella regione del Tigray, ad esempio, le donne sono state vittime di stupri sistematici durante il conflitto, con casi documentati di prigionia e schiavitù sessuale.
Da più di quarantasette anni CVM – Comunità Volontari per il Mondo è al fianco delle bambine e delle donne in Etiopia e Tanzania, con progetti mirati che puntano alla formazione, alla consapevolizzazione, al supporto e all’accompagnamento delle beneficiarie. Dalle bambine di strada alle lavoratrici domestiche, dalle potenziali migranti alle donne rurali, ognuna può trovare in CVM un sostegno reale e grazie al passaparola sempre più bambine e donne vengono coinvolte in percorsi di rinascita e crescita personale.
La nostra esperienza ci ha portato a incontrare donne vittime di tratta, sfruttamento e violenza, bambine costrette a lavorare per vivere o vittime di abbandono, tutte accumunate dalla voglia di farcela, dal desiderio di prendere in mano la propria vita e migliorarla. Per tutte loro la vita è contrassegnata da sacrifici e rinunce, dal duro lavoro a cui quasi mai corrisponde una gratifica morale, né tantomeno economica. Le donne etiopi e tanzaniane sono vittime di violenza che spesso non hanno il necessario sostegno per denunciare, opporsi o chiedere aiuto e giustizia. La ratifica della convenzione ILO 189 in entrambi i Paesi sarebbe già un importante inizio verso il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro femminile, in particolare delle lavoratrici domestiche. Per questo CVM continua il suo sostegno alle associazioni femminili locali, cooperando con le autorità locali per rafforzare le energie. Tra gli impegni più importanti che coinvolgono il personale di CVM c’è l’accoglienza delle donne vittime di tratta o violenza, come le lavoratrici domestiche in fuga dai Paesi esteri dove si erano recate per lavorare, che al ritorno in Patria devono ricominciare da zero. Grazie al personale specializzato che opera negli shelter, CVM accoglie queste persone, le accompagna in percorsi di cura e ripresa e le sostiene poi per aiutarle a rimettersi in gioco, ma soprattutto per recuperare serenità e speranza. La violenza, è importante ricordarlo, si contrasta anche con il miglioramento delle condizioni generali di vita delle comunità, come accade quando si costruisce, ad esempio, un pozzo. Le donne e le bambine non sono più costrette a camminare anche per chilometri per prendere l’acqua. Hanno più tempo e faticano di meno e sono meno esposte ai pericoli della strada. CVM, per questo, continua a costruire pozzi intorno ai quali sorgono comunità agricole e lavorano sempre più donne. Anche quest’anno la nostra campagna solidale di Natale punterà a raccogliere fondi per costruire nuovi pozzi in Etiopia, attraverso il progetto InTeraa. Qui il link con tutte le informazioni utili: https://cvm.an.it/questo-natale-scegli-i-nostri-pacchi-solidali-e-sostieni-il-progetto-interraa/
Ogni giorno per noi è il 25 novembre, sempre al fianco delle donne, sempre contro ogni forma di violenza.