CVM si schiera con Focsiv e Kyenge per il piano nazionale anti-razzismo
“FOCSIV e i suoi organismi contribuiscono quotidianamente alla lotta contro il razzismo nei territori italiani, nelle scuole e nelle città – è quanto afferma Andrea STOCCHIERO, Policy officer FOCSIV – portano il valore aggiunto della cooperazione internazionale che è determinante per la formazione di una mentalità aperta alle culture, alle diversità, al futuro; dove il volontariato giovanile, il servizio civile nazionale, europeo e internazionale sono i protagonisti di una nuova società vitale e trasformativa, per un’inclusione sociale inter-cultuale.”
La formazione di mentalità xenofobe e intolleranti viene da una lettura sbagliata delle cause dei conflitti e delle disuguaglianze, considera alcune culture e popoli non portatori di valori o degni di rispetto, e porta a rifiutare e rigettare l’intreccio-interdipendenza tra il locale e il globale, tra paesi, popoli e territori. Il diverso diventa capro espiatorio di problemi che invece derivano da ingiustizie di carattere sociale ed economico che attraversano trasversalmente tutti i paesi, come la crisi europea ed italiana sta dimostrando, al pari di quella esistente da decenni nei paesi impoveriti ed emergenti. A queste discriminazioni, occorre rispondere con una cooperazione volta a sostenere una cittadinanza piena ed aperta, che sia allo stesso tempo nazionale, europea e cosmopolita, fondata sul rispetto dei diritti umani e sulla dignità dell’uomo.
“Infine – aggiunge STOCCHIERO – è ora di condannare, anche penalmente, le dichiarazioni e i comportamenti razzistici, soprattutto di chi li usa strumentalmente per un povero consenso politico.” FOCSIV ha partecipato al primo meeting per il Piano antirazzismo assieme ad altre 100 associazioni della società civile e con esse ha chiesto un impegno contro il razzismo istituzionale: modificare le norme discriminatorie come la Legge Bossi-Fini, applicare la cittadinanza secondo il principio dello ius solis temperato, lottare contro le vessazioni burocratiche a tutti i livelli. Il Piano deve avere una forte trasversalità perché si occuperà di discriminazione in diversi ambiti: lavoro, scuola, casa, mass media, sport. Deve quindi essere un impegno forte di tutto il governo e di tutte le istituzioni.