DIRITTI COLLEGATI
Questo mese di giugno, CVM ha ricordato tre giornate importanti per il nostro lavoro.
Il 16 abbiamo celebrato la Giornata delle Lavoratrici Domestiche e quella delle bambine e dei bambini africani, mentre il 20 giugno è stata la Giornata del Rifugiato.
Ricordiamo alcuni dati essenziali:
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Quasi 70 milioni di persone lavorano nel settore domestico. L’80% di queste sono donne.
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11,2 milioni di minorenni sono impiegati in lavori domestici, di cui il 73% sono bambine e ragazze.
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Le returnees che rientrano in Etiopia, spesso dopo esperienze di abuso e/o violenza sul luogo di lavoro, riportano complessi problemi economici e psicosociali, che rendono difficoltoso il loro reinserimento.
Attualmente esiste un crescente flusso migratorio irregolare di lavoratrici domestiche, tra cui ci sono tante minorenni, che partono verso gli stati del Golfo e subiscono gravi forme di sfruttamento, abuso e violazione dei diritti umani durante il viaggio, una volta arrivate nei paesi di destinazione e persino al ritorno in Etiopia.
Oltre a veder mancato il riconoscimento dei propri diritti, la situazione di queste donne si è aggravata ulteriormente con l’avvento della pandemia e la conseguente crisi economica libanese, durante la quale moltissime lavoratrici domestiche sono state cacciate via o abbandonate davanti alla loro ambasciata, senza alcuna conseguenza legale per i loro datori di lavoro. Le returnees rientrano dunque in Etiopia con complessi problemi economici e psicosociali, senza avere le condizioni necessarie per il loro reinserimento e, in assenza di adeguiate condizioni, sono costrette a reindirizzarsi verso una nuova migrazione irregolare.
La rivendicazione dei diritti umani di queste donne è stata quindi alla base delle due Giornate Internazionali. Diritti a condizioni di vita dignitose e ad un salario giusto ed equo, che CVM si impegna a difendere assiduamente attraverso i propri progetti. È il caso del progetto Empowered, che promuove il lavoro domestico dignitoso in Etiopia e Tanzania; del progetto Safe Migration Women Cycle, che incentiva un ciclo migratorio più sicuro; e del nuovo progetto FELPAA (Formazione, Eccellenze e Lavoro nel Pellame in Addis Abeba).