EMERGENZA NEPAL
I dati più recenti parlano di 5.250 morti accertati, 10.500 feriti e 8.500.000 persone colpite dal terremoto (30% delle popolazione). Il numero dei morti è destinato a crescere proseguendo il lavoro di soccorso.
Sono tre i soci FOCSIV già presenti sul territorio che stanno impiegando risorse umane ed economiche per portare soccorso nelle zone devastate da sisma.
Il Nepal torna indietro di almeno 10 anni – afferma Antonio Caccini, Vicepresidente VISPE – almeno 31 distretti (su 75) sono stati colpiti e in questi le case distrutte vanno dal 15 al 90%. La situazione nella valle di Kathmandu è complicata dalla densità degli abitanti e dalla cattiva amministrazione degli insediamenti, rendendo più lento e difficile il soccorso. In questo scenario. Vispe opera al fianco dell’associazione locale Gonesa il cui personale ha annunciato di voler devolvere due giorni di stipendio per le vittime del terremoto. Da lunedì hanno iniziato a distribuire cibo ai feriti in ospedale e procurare medicinali e tende per i senzatetto. La priorità sono le tende per i senzatetto, la seconda gli alimenti.
Per sostenere il lavoro del VISPE: http://www.vispe.it/uploads/pdf/emergenza%20Nepal%203%20maggio%202015.pdf
Anche la comunità del Buon Pastore del Nepal, fondata nel 2001, si è immediatamente attivata per rispondere all’emergenza del post-terremoto, lo staff e le 80 ragazze accolte presso il “Good Shepherd Opportunity Village” di Pokhara stanno bene. Purtroppo il centro di accoglienza è stato seriamente lesionato e dovrà essere ristrutturato, ma è ancora agibile. Le famiglie di sette ragazze ospitate nel Centro che vivono in un remoto villaggio rurale chiamato Tippling , hanno avuto le abitazioni distrutte dal sisma, una suora infermiera sta tentando di raggiungerle per portare aiuti. Due suore, Taskila e Amala, hanno già raggiunto Katmandu e da ieri stanno coordinando un’unità di crisi con numerosi volontari in collaborazione con Caritas Nepal e i padri gesuiti che hanno messo a disposizione un edificio per accogliere gli sfollati e distribuire kit di emergenza. Altre due suore sono in partenza da Mumbai per raggiungere Katmandu e supportare le attività di assistenza e organizzare un team per cercare di raggiungere le zone rurali più isolate. Taskila ci ha confermato che la popolazione ha bisogno di ogni genere di prima necessità, cibo, coperte, abiti, medicinali.
Per sostenere queste attività di aiuto diretto e immediato alla popolazione colpita dall’emergenza, potete effettuare una donazione a tramite bonifico o carta di credito e indicare “Emergenza Nepal”: http://www.fondazionebuonpastore.org/it/sostienici
Fondazione Fratelli Dimenticati, che ha già messo a disposizione della Caritas di Kathmandu 50.000 euro, condivide anche la testimonianza di Padre George Menamparampil, Salesiano e Direttore di BoscoNet India con i quali sono in stretta collaborazione che racconta dell’impegno dei Salesiani di Don Bosco che dal villaggio di Techo (a circa 15 km dalla capitale) stanno aiutando i villaggi delle zone circostanti, colpiti in misura maggiore. Al momento sono attivi in quattro villaggi e stanno aiutando 400 famiglie. Stanno distribuendo cibo, medicinali e materiale che può essere usato per realizzare dei rifugi temporanei (teli di plastica o polietilene etc…). L’imperativo per ora è concentrarsi sulle NECESSITA’ IMMEDIATE e sul SALVATAGGIO DELLE VITE UMANE. Per sostenere la Fondazione Fratelli Dimenticati e il loro impegno affianco alla Caritas Nepalese e ai Salesiani: http://www.fratellidimenticati.it/emergenza-terremoto-in-nepal/
Le donazioni possono essere effettuate direttamente ai Soci coinvolti oppure destinate a FOCSIV, specificando la causale Emergenza Nepal, la Federazione ne garantirà la destinazione in base alle necessità e alle possibilità di intervento dei soci presenti sul territorio.
Come effettuare una donazione:
- Donazione on-line, specificando la causale: EMERGENZA NEPAL
- Bollettino Postale, intestato a FOCSIV, c/c postale 87781001, causale: EMERGENZA NEPAL
- Bonifico Bancario, intestato a FOCSIV presso Banca Etica, IBAN: IT 35 D 05018 03200 000000510010, causale: EMERGENZA NEPAL