Emergenza terremoto. L’assistenza per gli sfollati in arrivo sulla costa marchigiana
Una emergenza grave e complessa. Con più di 25 mila sfollati solo nella regione Marche e più di un centinaio di comuni che hanno segnalato crolli. Di fronte a un dramma così profondo, il sistema della accoglienza si sta mobilitando in tutte le sue risorse, per indirizzare chi è rimasto senza una casa abitabile nelle strutture ricettive della zona. E anche CVM si sta organizzando, per capire come fare la propria parte per la solidarietà.
Ora, il camping Holiday di Porto Sant’Elpidio è divenuto il centro operativo del Coi (comando operativo di vertice interforze) dove ad oggi sono passate – ma i dati sono in continua evoluzione – circa 1800 persone che da lì hanno trovato un nuovo alloggio temporaneo in altre strutture di Marche e Abruzzo.
“Le storie che le persone ripetono sono tutte, tristemente, molto simili. Ognuno racconta di una vita passata a lavorare duro per realizzare un sogno, o per portare avanti un’attività imprenditoriale tramandata di generazione in generazione. Ed ecco che in un attimo è crollato tutto – racconta Serena Morelli, membra di CVM e volontaria degli Scout, che in questi giorni stanno dando servizio sul posto, sotto le indicazioni del Servizio Civile – La paura, lo sconforto, le lacrime sono le emozioni più percettibili… Ci sono molti sfollati che vanno alla ricerca dei propri cari divisi fra gli alloggi temporanei”.
All’Holiday è stato allestito un ospedale da campo, vengono distribuiti prodotti igienici e vestiti. E’ arrivata anche una equipe di psicologi, per dare assistenza al disagio di chi sta patendo il distacco dalle proprie case. Attualmente vi trovano rifugio 500 persone. Altre, sempre a Porto Sant’Elpidio, sono state indirizzate all’hotel Belvedere, all’hotel Promenade, al camping le Mimose e al camping La risacca. La città rivierasca, riferisce il sindaco Nazareno Franchellucci, è pronta ad ospitare sino a duemila sfollati.
Ma nuovi comuni apriranno le loro porte all’accoglienza. I sindaci di quaranta centri sono riuniti nella Prefettura di Fermo, per coordinare le misure di intervento. E a seguito dell’incontro verranno, con tutta probabilità, organizzate nuove strutture per dare un rifugio transitorio a chi non può più dormire sotto il proprio tetto.
Coordinate della Dicomac operativa a Rieti, le protezioni civili delle varie regioni italiane stanno inviando nelle Marche personale e attrezzature richieste per le esigenze locali manifestate dai sindaci. Sono in arrivo tremila brandine. Il punto della situazione è stata fatto, nel pomeriggio, presso il Cor (Centro operativo regionale) Marche, nel corso di una videoconferenza con la Dicomac (Direzione di comando e controllo della protezione civile nazionale), la Soi (Sala operativa integrata) Macerata e la sala operativa di protezione civile della Regione Umbria.
Nelle Marche, insieme alle altre strutture operative stanno operando sul territorio circa 600 volontari (450 del sistema regionale, 10 provenienti dall’Abruzzo, 75 della Croce rossa italiana e 60 dell’Anpas), affiancati da squadre di pronto intervento reperibili, da attivare secondo le necessità.