FOCSIV partecipa alla richiesta di un piano che protegga i rifugiati, i migranti e gli sfollati senza se e senza ma.
Oggi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite di New York l’Assemblea Generale ONU è chiamata ad adottare una Decisione concordata ai primi di agosto e a definire le raccomandazioni per gli Stati sulla questione del miglioramento della protezione e del governo dei movimenti dei migranti e dei rifugiati. Un Global Compact che assicuri la responsabilità condivisa tra gli Stati a favore di migrazioni legali, sicure e dignitose e che attui, allo stesso tempo, un Piano di Risposta concreto, così come richiesto dal Segretario Generale ONU Ban Ki-Moon, per fronteggiare l’emergenza migratoria.
FOCSIV – Volontari nel mondo si è resa promotrice in Italia del documento “A new deal for refugeees, migrants and societies”, espressione dell’Action Committee, portavoce delle rappresentanze della rete della società civile, che chiede che siano disposte quattro linee di azione che gli Stati dovrebbero attuare immediatamente sulla base di una responsabilità condivisa a livello internazionale, e che siano volte realmente alla protezione dei rifugiati, migranti e sfollati senza distinzione e senza che alcuno sia lasciato indietro.
Il Comitato convocato dall’ICMC – International Catholic Migration Commission, dall’ICVA – International Council of Voluntary Agencies e dal Committee on Migration è composto da 22 ONG con lunga esperienza in materia di rifugiati, migranti, spostamenti forzati e diritti umani ed il documento di New York nasce sulla base dei risultati espressi dalla società civile e raccolti tramite sondaggi, e tenendo conto delle raccomandazioni disposte nel report “In Safety and Dignity” del Segretario Generale ONU.
«Oggi constatiamo amaramente che, nonostante la formale volontà espressa dai Governi a livello internazionale di affrontare questa crisi senza precedenti, sono molti gli Stati che non stanno ottemperando agli obblighi disposti dai trattati o dalle convenzioni sottoscritte. Anzi si continua a violarli prendendosi gioco del diritto internazionale e pregiudicando inesorabilmente il futuro e la vita di milioni di persone. – ha sottolineato Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV – Insieme ad altre organizzazioni della società civile abbiamo valutato il documento che verrà adottato dal Summit in cui il tanto raccomandato approccio più umano e dignitoso trova, di fatto, molti ostacoli nell’essere definito e attuato. Mancano azioni immediate e risposte urgenti ed il tutto è rimandato all’adozione del CRR – Comprehensive Refugee Response Framework. – nel 2018 – ha proseguito Cattai – Bisogna ritrovare il senso di solidarietà per i nostri vicini, come indicato da Papa Francesco, ad iniziare dall’Europa. Condividiamo il pensiero e l’indicazione del Santo Padre quando ci sprona ad agire ed a rispondere alla “globalizzazione del fenomeno migratorio con la globalizzazione della carità e della cooperazione, in modo da umanizzare le condizioni dei migranti. Alla solidarietà verso i migranti ed i rifugiati occorre unire il coraggio e la creatività necessarie a sviluppare a livello mondiale un ordine economico-finanziario più giusto ed equo insieme ad un accresciuto impegno in favore della pace, condizione indispensabile di ogni autentico progresso.”»
Prima verifica di quanto stabilito al Summit sarà il Vertice dei leader mondiali sulla crisi globale dei rifugiati, ospitato da Barak Obama domani 20 settembre. Un appuntamento che mira al raggiungimento di tre obiettivi per arginare la crisi mondiale dei rifugiati: ampliare i fondi destinati alle richieste umanitarie ed alle organizzazioni internazionali; allargare il numero delle ammissioni tramite canali legali e reinsediamenti, aumentando l’inclusione, fino ad inserire 1 milione di rifugiati in percorsi formativi e lavoro legale.
FOCSIV con le organizzazioni della società civile continuerà a verificare questi impegni e, al contempo, a denunciare da un lato le violazioni dei diritti umani e dall’altro ad operare concretamente per il diritto alla mobilità per salvaguardare e promuovere la vita e la dignità umana di ogni persona.