Coltivare manioca, produrre miele. Mestieri che danno emancipazione
Insegnare un mestiere a quelle fasce di popolazione considerate, per vari motivi, deboli o svantaggiate, in modo da renderle più autonome, dare loro una opportunità in più per trovare una propria strada. È questa per CVM una delle azioni centrali nel progetto di sviluppo dell’area di Bagamoyo. Che si realizza con la organizzazione di training, workshop e corsi di formazione professionale che mirano a favorire l’inserimento al lavoro, fornire conoscenze di base su temi sensibili come HIV/AIDS e promuovere i diritti delle suddette categorie all’interno della comunità. Nell’ultimo semestre un totale di 108 persone hanno beneficiato di quattro corsi professionali organizzati da CVM in quattro province rurali del distretto di Bagamoyo.
Nelle province rurali del distretto, le attività più redditizie e praticate, sono attività agricole come la coltivazione di ananas, pomodori, mais, papaia, sisal o manioca (cassava in lingua inglese, mihogo in lingua swahili). Ai più sconosciuta in Europa, la radice di manioca è tra le più importanti fonti di carboidrati nell’alimentazione dei Paesi tropicali ed è una delle principali fonti di cibo per molte popolazioni locali. Si mangia bollita o fritta, se ne può ricavare una farina molto richiesta e ricercata ed anche le foglie sono commestibili.
I primi due corsi professionali avevano come oggetto proprio la coltivazione di manioca. Sono stati selezionati con l’aiuto della autorità distrettuali quattro cooperative formate sia da uomini che da donne. Il training si è svolto per i primi tre giorni in classe, con lezioni che hanno avuto come oggetto le principali tecniche di coltivazione, gli strumenti utili e le malattie più comuni della pianta. Successivamente, ci si è trasferiti nei campi con attività pratiche sulle tecniche di innesto e coltivazione. Infine, i partecipanti hanno imparato e sperimentato la conservazione e la lavorazione della manioca attraverso un macchinario al fine di ottenere farina ed altri prodotti derivati.
Gli altri due training (ne seguirà un terzo in ottobre per un’altra ventina di beneficiari) hanno avuto come oggetto un’attività purtroppo sottovalutata ma innovativa e in crescita: l’apicoltura. I beneficiari hanno dapprima appreso conoscenze teoriche sulle api e sui diversi usi dei prodotti derivati. Infine, si sono concentrati sulla realizzazione di arnie in legno, imparando la tecnica e riproducendole loro stessi. Oltre alla produzione di miele (davvero buono, l’ho assaggiato io stesso), l’apprendimento delle tecniche di realizzazione delle arnie dà la possibilità ai vari gruppi di iniziare una doppia attività generatrice di reddito. Le arnie infatti sono molto richieste da chi vuole entrare in questo business.
Grazie a CVM le persone del distretto di Bagamoyo possono accedere ad un’istruzione informale che diversamente gli sarebbe preclusa. Inoltre, uomini e donne, hanno la possibilità di emanciparsi attraverso il lavoro e contribuire allo sviluppo economico del distretto, con conseguenze positive per tutta la comunità.
Sergio Donati, Volontario CVM in Tanzania