Giulia a Dukra Woshi, dove l’acqua è vita e si rinuncia alla propria terra per il bene di tutti
Continua il viaggio della nostra Giulia, ingegnere all’opera in Etiopia (Bonga e dintorni). L’abbiamo lasciata a Dukra Woshi, una comunità locale non lontana da Bonga in cui CVM sta costruendo un impianto di distribuzione di acqua potabile.
“A partire da una sorgente naturale con poco più di un chilometro di tubazioni portiamo l’acqua al villaggio, attraverso 4 fontanili che fungono da punti di distribuzione a cui gli abitanti potranno presto recarsi per riempire le proprie taniche. (…) ma c’è un problema con uno dei punti di distribuzione in fase di ultimazione e Alemu ci ha chiamato ieri sera perchè andassimo a vedere che succede. Ha detto che una volta collegata la tubazione, in arrivo dalla sorgente, alla fontana, ha avuto la bruttissima sorpresa di scoprire che l’acqua non esce dai rubinetti. Il problema ha origine poco prima della fontana. Ci addentriamo in un campo di caffè attraversato dalla nostra linea di tubi. Invece di procedere in linea retta le tubazioni sono state posate a zigzag, per evitare le piante di caffé. (…) “Non c’è problema, togliamo le piante che disturbano e siamo a posto, cegherille (no-problem!)”, dice il contadino proprietario delle piante di caffè. Poi aggiunge: “L’acqua viene prima di tutto, è la nostra vita, e la fontana serve a tutti!”. Ecco là, questo coltivatore di caffé ci ha appena azzittiti tutti quanti, altro che compensazioni per l’esproprio, contraddittori, perequazioni. In un villaggio in cui si vive con meno di un dollaro al giorno per tutta la famiglia, e una pianta di caffé può fare la differenza per essere sicuri di mangiare o no tutti i giorni, qualcuno è disposto a rinunciare anche a questo e pensare nell’interesse non solo proprio ma anche dei vicini..
Il resto della storia sarà disponibile interamente sul prossimo numero del CVM Flash (marzo 2013).