Intelligenza artificiale, vita reale
L’intelligenza artificiale sarà al centro del XVIII Seminario di Educazione alla Cittadinanza Globale – “RI-UMANIZZARE LA SCUOLA- Intelligenza emotiva e intelligenza artificiale in dialogo” – che si terrà a Senigallia presso il Liceo Medi il 5 e 6 settembre 2024.
Un tema, quello dell’I.A., di cui si discute molto negli ultimi tempi, in considerazione del sempre più ampio utilizzo che si fa della stessa.
L’I.A. è figlia della ricerca e della tecnologia e trova spazio, in particolare, nelle società più progredite e computerizzate.
Nei contesti sociali dove invece è ancora tutto basato sulla forza intellettuale e fisica dell’uomo è l’intelligenza umana a essere protagonista.
In ogni nostro viaggio in Tanzania e in Etiopia abbiamo avuto la possibilità di osservare da vicino i comportamenti di bambini e adulti in contesti spesso ostili, dove si è costretti a vivere con poche risorse e comodità.
Lungo una strada di Bagamoyo, in Tanzania, ha attirato il nostro sguardo un bambino. Era seduto su un marciapiede e si piegava continuamente in avanti, soffiando su un punto da cui all’inizio saliva una debole lingua di fumo, che si è poi trasformata in una fiamma. Ci siamo avvicinati incuriositi, abbiamo chiesto cosa stesse facendo, in inglese, non conoscendo la lingua kiswahili. Il bimbo non ci ha risposto, ma lo ha fatto per lui un amichetto. Ci ha spiegato che stavano cucinando, che avevano sotterrato una terrina con del mais, che poi ci hanno mostrato. Oltre a provare tenerezza per quel bambino costretto a cucinarsi da solo, abbiamo provato ammirazione. Quel minore, avrà avuto sette anni, cercava di combattere i morsi della fame usando i pochi strumenti a sua disposizione, dimostrando capacità di adattamento e soprattutto intelligenza. Intelligenza umana applicata alla vita reale, quella fatta di sfide e ricca di complessità. L’intelligenza che spinge migliaia di bambini a cercare e cucinare il cibo da soli, a guardarsi intorno per individuare un luogo dove ripararsi se non hanno una famiglia e una casa, a camminare, anche per chilometri, in cerca di acqua o per raggiungere la propria scuola, non avendo i soldi per l’autobus. Questi bambini e questi ragazzi crescono prima del tempo, vengono privati della propria spensieratezza e infanzia e si trovano ad affrontare ogni giorno una nuova sfida.
CVM è impegnata da anni per cercare di riportare questi bambini alle loro famiglie e a scuola, tramite il progetto Stream. Grazie al progetto Wash-up, che si è concluso e al nuovo progetto In Teraa fornisce acqua potabile alle comunità rurali. Un altro ambito in cui è impegnata CVM è quello del sostegno alle lavoratrici domestiche, anche minorenni, grazie al progetto Empowered. Sono gocce nel mare, che però fanno la differenza. Ogni vita salvata e migliorata è un dono, un dono che nessuna tecnologia può eguagliare o sostituire. Ogni essere umano è unico e irripetibile con la sua anima e la sua mente e merita di essere per questo tutelato e sostenuto. Nessuna intelligenza artificiale lo può fare al posto nostro. Bisogna, sempre, tornare alla vita reale.