La storia di Zakarias, dalla strada al ritorno alla vita
Grazie al progetto Stream di CVM in Etiopia si riaccende la speranza per molti bambini di strada
di Geremew Aklessa
Zakarias oggi sorride alla sua nuova vita. Dopo anni di vita di strada, sacrifici e difficoltà ora sta frequentando un corso di sartoria presso l’Istituto Tecnico e Professionale governativo e guarda con fiducia al futuro. Proprio in una strada di Yebo, in Etiopia, un giorno ha incontrato alcuni operatori di CVM – Comunità Volontari per il Mondo – Etiopia che lo hanno notato e si sono fermati a parlare con lui. Il percorso che ha portato Zakarias a diventare un ragazzo di strada inizia anni fa. Suo padre, Zena, si allontana da casa per motivi di lavoro quando è ancora molto piccolo e non è mai più tornato. Non si sa neppure se sia ancora vivo o se sia deceduto. La madre, Nitsanet, non aveva alcuna fonte di reddito e non riusciva a prendersi cura di lui. Per un po’ di tempo il bambino ha vissuto con la nonna e quando ha raggiunto l’età scolare, ha iniziato a studiare. Purtroppo l’anziana donna si ammala ed è proprio Zakarias a prendersi cura di lei, finché purtroppo la nonna non muore. In casa con loro vive anche una zia con diversi problemi di salute che la limitano molto e le impediscono di occuparsi di un bambino. A quel punto al bambino non resta che tornare a casa, dove intanto si era trasferito, insieme alla madre, anche il patrigno. Zakarias continua gli studi, ma è costretto a lavorare per aiutare la famiglia, che versa in condizioni molto difficili. Un giorno, purtroppo, il patrigno lo chiama e gli dice che deve abbandonare la scuola e dedicarsi esclusivamente al lavoro. Zakarias soffre molto per questa situazione, viene costretto a lasciare anche la casa e a vivere in mezzo alla strada di espedienti. Deve rinunciare anche ad andare a scuola e questo gli dispiace moltissimo, perché amava studiare e stare insieme ai suoi compagni. In strada deve arrangiarsi, affrontare rischi e pericoli, convivere con la fame e le avverse condizioni atmosferiche. Riesce, tra mille fatiche, a noleggiare un piccolo carro che usa per trasportare le merci dal mercato fino al villaggio e alla stazione degli autobus. Il lavoro è duro e gli permette appena di guadagnare qualcosa per mangiare. Un giorno, proprio mentre sta lavorando incontra alcuni operatori sociali del progetto CVM, che gli hanno chiesto della storia della sua vita e gli hanno dato appuntamento per il giorno successivo, quando lo hanno messo in contatto con le persone della Community Care Coalition (CCC). Zakarias è stato così consigliato e confortato e accompagnato a fare scelte importanti, come quella di tornare a casa. Lo staff del progetto Stream – Strengthen Street Resilience in Amhara – di CVM ha aiutato la madre di Zakarias a diventare economicamente indipendente, grazie alla vendita di bevande alcoliche prodotte localmente. Il ragazzo è anche diventato membro dell’associazione Birhu Tesfa Teenagers (BTTA), un’associazione che si occupa di migliorare la salute e il benessere dei migranti che non frequentano la scuola e dei lavoratori domestici in Etiopia. Oggi Zakarias ha diciassette anni e descrive così il suo incontro con CVM: “mi hanno dato grande supporto, offrendomi anche servizi di consulenza. Mi hanno aiutato a cambiare il mio comportamento, aiutandomi a fare scelte costruttive. Mi hanno offerto corsi di formazione su più aspetti che riguardano la cura di me stesso, lo sviluppo delle mie capacità, il sostegno educativo. Ho anche ripreso gli studi. Auguro lunga vita al progetto CVM che mi ha salvato e mi ha cambiato la vita”.