Lavoro e dignità. I corsi dove le donne tanzaniane imparano i mestieri.
Maristella Benedict è la presidentessa del gruppo “Umoja wa Wanawake” (che in lingua Swahili significa “L’Unione delle donne”) del ward di Msoga, a nord del distretto di Bagamoyo ed è una delle donne che hanno partecipato al training sulla preparazione di saponi e creme per il corpo organizzato da CVM con il sostegno della fondazione Fratelli dimenticati. È lei a spiegare quanto la formazione ricevuta le sia stata utile, poiché le ha consentito di acquisire delle nuove competenze che le permetteranno di aggiungere una nuova voce alle sue entrate. Il training le ha garantito, inoltre, di avere un piccolo budget per avviare il suo nuovo business. Non solo, Maristella ha le idee chiare rispetto al suo futuro: grazie alle conoscenze acquisite espanderà la sua attività a Msoga, e avvierà la cooperativa con le altre ragazze e donne del gruppo: “ …Mi aspetto di avere, finalmente, un tipo di lavoro formale e di avere accesso al capitale in maniera più agevole. All’interno della cooperativa possiamo educarci a vicenda, condividere le nostre conoscenze in modo da rendere il lavoro più produttivo. Questo ci permetterà di sviluppare al meglio il nostro business e di garantire ai nostri figli/e la formazione scolastica, che è uno degli obiettivi principali del nostro lavoro.” Maristella riconosce l’importanza della peer education e si propone come possibile educatrice alla pari una volta che la sua attività risulti avviata, così da permettere ad altre donne del distretto di Bagamoyo di acquisire delle competenze da spendere nel mercato del lavoro. Come lei stessa ha ammesso durante l’intervista: “Mi sono sentita rafforzata dalla formazione. Questa nuova abilità mi permetterà di espandere il mio business e di migliorare la mia posizione all’interno dell’unità familiare e della comunità.” Prima di lasciarci, Maristella torna a ringraziare CVM e FRATELLI DIMENTICATI per il lavoro svolto, affermando che apprezza molto la considerazione data ai ward periferici che vengono coinvolti all’interno dei progetti di sviluppo.
Asha Ramadhani è la segretaria del gruppo “Umoja wa Wanawake”, una cooperativa che ha una doppia vocazione: commerciale e assistenziale. Elargisce prestiti alle sue membre con un tasso di interesse del 10% e dispone di un fondo emergenziale per affrontare situazioni delicate e urgenti, come gravi malattie o decessi. Anche Asha ha partecipato alla formazione sulla produzione di saponi e creme per il corpo. E anche lei spiega quanto il training sia stata una attività utile: “Grazie ad esso ho una fonte di reddito. Dato che vogliamo espandere la nostra attività, abbiamo già venduto i saponi prodotti durante il training e il ricavato lo rinvestiremo nell’acquisto di nuovo materiale. Inoltre, abbiamo già in programma di formare le ragazze del nostro gruppo che non hanno potuto partecipare alla formazione.” (Il gruppo è composto da 35 donne, 12 delle quali hanno partecipato al vocational training ndr).
Asha Hassani invece fa parte della cooperativa “Mpokwa” (che in lingwa Swahili significa “Colei che riceve”) del ward di Dunda, dove riveste la funzione di segretaria. Ha partecipato al vocational training sulla lavorazione e conservazione del pesce, una delle principali risorse locali. “Grazie al training ho appreso nuovi metodi di cottura e conservazione, quello dell’affumicatura che mi permette di conservare il pesce più a lungo.” Tutto il pesce preparato durante la formazione è stato venduto porta a porta nel vicinato. Con i proventi ricavati le donne della cooperativa hanno intenzione di comprare un forno e un frigo in modo da poter affumicare il pesce in autonomia, e di conservare quello che non riescono a vendere. Il loro obiettivo è, dunque, quello di raccogliere il capitale necessario all’acquisto di questa attrezzatura. Anche Asha ci racconta come la formazione ricevuta abbia migliorato la sua qualità di vita e rafforzato la sua autostima: “Adesso mi sento utile perché ho delle abilità e posso contribuire al benessere della mia famiglia e della comunità. La gente che incontro durante riconosce e apprezza il mio lavoro, si fida di me. E finalmente ho dei soldi miei che mi permettono di mandare i miei figli a scuola.”
Amina Segesela è un’altra membra della cooperativa MPOKWA. Per lei il training è stato interessante, formativo e soprattutto utile poiché le sta permettendo di aumentare il proprio reddito e di non dipendere più da quello di suo marito. Anche lei ha le idee chiare circa il suo futuro: vuole rafforzare le attività della cooperativa (produzione e vendita di pesce e mattoni) e aiutare altre donne del distretto ad acquisire l’indipendenza economica attraverso la peer education. È la più combattiva del gruppo. Per Amina è fondamentale che ogni donna abbia un proprio lavoro e un proprio reddito: “Il lavoro aumenta l’autostima della donna e le garantisce il rispetto da parte del marito e della comunità. In altre parole, le permette di affrancarsi dalla subordinazione. Attraverso il training, CVM e FRATELLI DIMENTICATI ci hanno aiutato a rafforzare la nostra posizione. Il problema principale che ci troviamo ad affrontare qui nel distretto è la mancanza totale di educazione formale, abilità imprenditoriali e opportunità di lavoro per le donne. Qui i nostri mariti possono avere più di una moglie e per noi è fondamentale non dipendere dal punto di vista economico esclusivamente da loro e imparare a proteggerci dalle malattie sessualmente trasmissibili.”
Come testimoniano le interviste, i training permettono alle donne di acquisire delle abilità spendibili sul territorio. Ciò garantisce loro autosufficienza e autostima, e rafforza la loro posizione all’interno dell’unità familiare e della comunità. Le storie di Mariastella, Asha R., Asha H. e Amina dimostrano la necessità di formazione tecnica e professionale. Attraverso l’apprendimento di abilità pratiche e manageriali, la diffusione del sapere mediante la peer education e la creazione di cooperative femminili, queste donne entrano in un circolo virtuoso che permette loro di acquisire indipendenza e rispetto, e di svolgere un ruolo trainante nelle comunità di riferimento; poiché nessuno sviluppo è possibile senza la partecipazione della componente femminile della società.
Francesca Ivone – Servizio civile nazionale Tanzania