Papa Francesco: “Davanti al povero non ci si gira dall’altra parte”
«Girarsi dall’altra parte davanti al povero è un modo educato di dire “arrangiatevi da soli”. Ma questo non è da cristiani», avverte Francesco. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci non è una «magia», ma «un segno», che fa capire come Dio non fa mancare il pane quotidiano «se noi sappiamo condividerlo come fratelli», ha detto il Papa all’Angelus recitato dalla finestra dello studio su piazza San Pietro, davanti ad alcune migliaia di fedeli radunati sotto un cielo gonfio di pioggia.
(Foto: ANSA)
Francesco ha commentato il brano del Vangelo trovando in questo l’indicazione di tre elementi che i cristiani debbono tenere presenti: «compassione, condivisione, Eucaristia. Gesù ci insegna ad anteporre le necessità dei poveri alle nostre. Le nostre esigenze, pur legittime, non saranno mai così urgenti come quelle dei poveri, che non hanno il necessario per vivere: non hanno da mangiare, né da vestirsi, non hanno la possibilità di avere medicine, i loro bambini non possono andare a scuola».
Nel racconto del miracolo straordinario ricordato nella liturgia di oggi, secondo Francesco «possiamo cogliere tre messaggi: il primo è la compassione» perché «di fronte alla folla che lo rincorre e non lo lascia in pace, Gesù non reagisce con irritazione, non dice, “ma questa gente mi dà fastidio”, no, no. Ma sente compassione, che non è semplicemente sentire pietà è di più, è immedesimarsi nella sofferenza altrui al punto di prenderla su di sé: così è Gesù, soffre con noi, sa che non lo cercano per curiosità, ma per bisogno»; il secondo messaggio è la condivisione, ed il terzo riguarda l’Eucaristia nella quale «Gesù non dona un pane, ma il pane di vita eterna, dona sé stesso, offrendosi al Padre per amore nostro «Chi va all’Eucaristia senza avere compassione e senza condividere si trova non bene con Gesù», ha ammonito Bergoglio rivolto ai fedeli di piazza San Pietro.