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Alla VIII Edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como – Sezione Multimediale – Asmae Dachan si aggiudica il primo posto ex equo con il reportage fotografico realizzato per il CVM dal titolo “Etiopia, di volti e di strade“.
Era il mese di febbraio del 2020 quando Asmae Dachan, giornalista, fotografa, poetessa e scrittrice italo-siriana partì con i nostri volontari, direzione Etiopia. Qui stavamo portando avanti il progetto a sostegno delle lavoratrici domestiche con cui ancora oggi ci impegniamo per il riconoscimento dei diritti delle donne.
In Etiopia infatti, le ragazze, spesso bambine, vedono violati i propri diritti: dai villaggi dove abitano si trovano costrette a partire per andare a lavorare lontano dalle loro famiglie, spesso come domestiche in una casa dove lavorano tutto il giorno, senza poter mangiare, senza un salario e senza poter scappare. Vengono abusate e picchiate, portandosi dietro traumi difficile da superare.
Quando abbiamo fatto visita al nostro centro di accoglienza insieme ad Asmae, le storie di queste giovani sono state tante, tutto con un unico filo conduttore, la violazione dei diritti umani. Asmae ha colto ogni dettaglio ed emozione di queste storie e volti che tanto avevano da raccontare (leggi le testimonianze).
Alla VIII Edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como tenutosi il 17 ottobre scorso Asmae ha partecipato proprio con queste fotografie, a cui ha dato il titolo “Etiopia, di volti e di strade“. E con grande soddisfazione ha vinto il primo premio ex equo: “Per la bellezza di questi scatti, a metà tra reportage e ritrattistica. Fotografie cinematografiche dai bellissimi colori e composizioni.” questa la motivazione che ha portato la giuria a decretarla vincitrice.
“Ho dedicato il premio ai civili etiopi colpiti da guerra e povertà e in particolare alle bambine e alle donne che continuano a subire violenze indicibili. Ringrazio di cuore Marian e Attilio Ascani e tutti i volontari del CVM per il loro instancabile lavoro proprio a sostegno di queste donne e bambine e per avermi fatto conoscere questa realtà.”
Ad Asmae vanno le nostre congratulazioni per la partecipazione attiva e la dedizione mostrata verso le cause che da anni portiamo avanti per il riconoscimento dei diritti umani nei Paesi del Sud del mondo.