Progettare la Pace
di Attilio Ascani
In queste settimane il nostro impegno per assicurare acqua pulita alle popolazioni rurali dell’Etiopia entra in una nuova fase. Da una parte si avvia alla conclusione il progetto WASH-UP, che è stato realizzato con il contributo dell’AICS (l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) che ci ha permesso di assicurare acqua pulita a 100.000 persone con il lavoro fatto negli ultimi 4 anni.
Dall’altra prende il via il Progetto “Intervento di Resilienza Agricola e Accesso all’Acqua (InTERRAA)” a favore delle comunità rurali dei distretti di Besketo, Semen Ari e Geze Gofa nella Regione del Sud dell’Etiopia.
Si tratta di un programma di lavoro di 5 anni con un costo totale di 1,3 milioni di euro di cui 1 milione finanziato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) attraverso i fondi raccolti con l’8×1000 dai contribuenti italiani.
È questo il nostro impegno per la pace. Se in alcune parti del Mondo, e dell’Etiopia, la negazione di acqua e cibo è uno strumento di guerra, usato in parallelo a bombe e proiettili, allora il nostro impegno per portare acqua pulita a chi non ne ha, è sì espressione di carità fraterna, ma è anche testimonianza di una scelta ben chiara di Pace.
L’iniziativa mira a 1) migliorare l’accesso all’ acqua pulita e sicura e alla sanitation e a diffondere comportamenti igienico-sanitari nelle comunità rurali e, contemporaneamente, ii) a rafforzare la capacità delle comunità rurali di conservare suolo, acqua e foreste mediante sistemi agricoli, di allevamento e uso del suolo resilienti ai cambiamenti climatici nella Regione SNNPR.
Nello specifico si procederà a:
- Proteggere 40 sorgenti d’acqua, riabilitare 20 pozzi e costruire 7 acquedotti
- Formare 469 addetti alla conduzione e manutenzione degli impianti idrici
- Formazione di 1.675 leader femminili (Development Army) attivi a livello comunitario rispetto a tematiche di igiene, salute, nutrizione e sostenibilità energetica
- Realizzare 2.010 latrine familiari che rispettino gli standard OMS
- Formare 469 agricoltori rispetto a pratiche agricole sostenibili e promuovere la creazione di 9 model farms
- Distribuire 2.345 stufe a risparmio energetico per ridurre il consumo di legna
- Formare 180 membri di cooperative in gestione finanziaria, amministrazione e in marketing, 300 in orticultura e irrigazione
- Fornire materiale e attrezzatura per 3 cooperative/o gruppi IGA per migliorare e incrementare la produzione e lavorazione di miele e formare 50 membri in merito alle migliori tecniche di apicoltura
- Sostenere l’ampliamento e diversificazione delle attività produttive e commerciali di 20 cooperative rurali
Complessivamente il progetto raggiungerà 63.000 persone la cui condizione di vita avrà un miglioramento significativo grazie a questo lavoro.
Con tale progetto, la nostra presenza nell’area adiacente al fiume Omo, all’interno del territorio della Diocesi di Soddo, andrà oltre i 10 anni, confermando il desiderio di CVM di essere un partner affidabile di un processo di sviluppo locale che richiede tempo ed un accompagnamento discreto, ma costante.
Per questo leggendo affermazioni di nostri politici che “il mondo è cambiato e l’Italia deve prepararsi al peggio” ci sentiamo di affermare con decisione che il Mondo non è cambiato, perché la povertà e la fame esistono oggi come 40 anni fa e dobbiamo sì prepararci, ma per costruire un modo migliore per tutti.