Rilanciamo la cooperazione!
La presenza di un alto referente politico alla guida della cooperazione internazionale allo sviluppo. Una riforma legislativa che tenga in conto le proposte scaturite dal Forumdella cooperazione dello scorso ottobre. L’istituzione di un coordinamento nazionale. Sono alcune delle proposte che un gruppo di associazioni e organizzazioni della società civile lanciano a istituzioni e partiti in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio attraverso l’appello “La cooperazione internazionale allo sviluppo: tessuto connettivo della comunità globale”.
Sottoscritto anche dal Cestas attraverso Coonger,Osservatorio Aids e Marche Solidali, il documento chiede ai candidati di tutti gli schieramenti di dichiarare la propria posizione e di prendere impegni precisi su dieci punti fondamentali per il futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo. Tra gli altri, destinare una quota crescente di risorse in linea con gli accordi presi, garantire una più attiva partecipazione dell’Italia nella definizione delle strategie della cooperazione europea e anche attuare una politica di pace, riducendo produzione, vendita e impiego degli armamenti.
“Le politiche per i diritti umani, la solidarietà, l’equità, la sostenibilità e la pace devono divenire elementi centrali della strategia internazionale dell’Italia, con chiare priorità geografiche e tematiche, promuovendo la partecipazione di tutti gli attori, pubblici e privati: perché questo sistema di relazioni e di soggetti impegnati nella solidarietà e cooperazione internazionale è la forza reale del nostro Paese – aggiungono –. L’Italia può e deve compiere una trasformazione culturale aprendosi alle sfide globali, dotandosi di una cooperazione internazionale allo sviluppo più attuale ed efficiente, che assicuri la coerenza, il coordinamento e l’efficacia delle politiche”.
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