RISULTATI PROGETTO EMPOWERD- TANZANIA
Ci stiamo avvicinando alla conclusione del secondo anno del progetto triennale “emPoWeRD – Promote Decent Work, Rights and Dignity for Domestic Workers” finanziato da Irish Aid e, ci sembrava opportuno cominciare a fare il punto della situazione.
Durante questi primi due anni di progetto, sono state raggiunte un totale di 6.461 lavoratrici domestiche in Tanzania. Di queste, 828 hanno ottenuto un contratto scritto, ossia il 13% del totale. Si tratta di un risultato molto importante; tuttavia le sfide quotidiane da affrontare sono ancore tante e c’è ancora molto da fare per riuscire a raggiungere un risultato adeguato.
Alcuni ostacoli che tocchiamo con mano ogni giorno sono per lo più legati al concetto che si ha nei confronti del lavoro domestico: molti datori di lavoro, infatti non considerano le domestiche come lavoratrici e per queste ragioni, non vogliono firmare il contratto e in alcuni casi si rifiutano di pagare il salario mensile, lasciandole anche per mesi interi senza un’entrata economia.
La sensibilizzazione, il dialogo e la consapevolezza che si tratti di un lavoro dignitoso come tutti gli altri sono strumenti fondamentali. In due anni sono stati organizzati inoltre, corsi professionali in favore delle lavoratrici domestiche, come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi. In due anni, 150 lavoratrici domestiche tra i 18 e i 30 anni hanno avuto la possibilità di frequentare questi corsi migliorando le loro skills in questo ambito.
Per quanto riguarda le lavoratrici domestiche potenzialmente migranti, grazie a specifici training ne sono state formate 143. Si tratta di lavoratrici domestiche che hanno come obiettivo quello di emigrare all’estero verso i Paesi arabi in cerca di lavoro. Durante il training hanno la possibilità di apprendere aspetti culturali e legislativi del Paese di destinazione, e ricevere feedback da lavoratrici domestiche tornate in Tanzania. Prima della conclusione dell’anno di progetto è prevista l’organizzazione di un nuovo corso di formazione.
Sono stati portati avanti anche seminari di sensibilizzazione per i Community Justice Facilitator (CJF) per un totale di 131 persone. Molte lavoratrici domestiche hanno ottenuto un contratto scritto o sono in fase di trattativa anche grazie al loro lavoro. In altri casi, tramite il loro impegno, vengono denunciati alle autorità competenti casi di abusi che le lavoratrici domestiche subiscono purtroppo quotidianamente.
Sono stati organizzati programmi radio che hanno affrontato i temi del lavoro domestico, diritto delle lavoratrici ed empowerment femminile che hanno raggiunto più di 500 mila utenti in tutto il Paese. Infine, 70 tra membri del Parlamento e del Governo hanno avuto la possibilità di partecipare alle National Conferences e ai seminari nei quali sono stati trattati vari temi: formazione sui diritti delle donne in relazione alle leggi sul lavoro, discussioni di gruppo sulle misure da adottare per tutelare i diritti dei lavoratori dipendenti, presentazione della C189 dell’ILO, strategie sostenibili e piano di lavoro verso la ratifica della C189.
CVM Tanzania continua il suo lavoro a tutela delle lavoratrici domestiche, e negli ultimi mesi ha presentato un nuovo progetto e siamo in attesa di un responso dal finanziatore. L’obiettivo del progetto è affrontare il lavoro minorile nel settore del lavoro domestico in Tanzania, attraverso la creazione di un dibattito nazionale sulla questione, compresa la diffusione della Convenzione 189 dell’ILO, in modo da facilitare lo sviluppo di una strategia nazionale per il raggiungimento degli standard internazionali inerenti al lavoro minorile. Allo stesso tempo, il progetto mira a fornire istruzione ai minori lavoratori domestici che hanno abbandonato la scuola. Saranno offerte sessioni di consulenza e tutoraggio per facilitare il loro reinserimento nel sistema scolastico.
Chiara Pappagallo, Elisa Pozzato, Jessica Polini, Laura Graziani
Volontarie SCU- CVM Tanzania