“Spezziamo la barriera dell’indifferenza” | Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2016
Domenica 17 Gennaio 2016 giungono a Roma seimila rifugiati, nonché duecento richiedenti asilo, per assistere all’Angelus in Piazza San Pietro. Seguirà la Messa alla quale i migranti accederanno attraversando la Porta Santa. La Croce di Lampedusa sarà posta sotto l’altare, a simbolo delle difficoltà affrontate da queste persone per arrivare nel nostro paese.
L’Italia è da sempre terra di migrazioni e scambi tra popoli. Ad alcuni di coloro che arrivano nel nostro paese viene riconosciuto il diritto di protezione internazionale. Queste persone sono “rifugiati” ossia, a partire dai termini stilati dalla Convenzione di Ginevra del 1951, esseri umani che “temendo di essere perseguitati per la propria razza, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica, si trovano fuori dal paese di cui sono cittadini e, a causa di questo timore, non possono o non vogliono avvalersi della protezione di detto paese”. Per diventare rifugiato bisogna fare richiesta d’asilo.
Rispetto all’anno scorso sono aumentati i richiedenti asilo, ma sono diminuite le persone alle quali viene riconosciuto lo status di rifugiato. Che cosa significa questo? Che il sistema di protezione italiano si è forse indebolito? Ciò sarebbe inaccettabile, specie nel momento in cui la guerra in Siria si avvia verso il suo sesto anno. Le oltre 3.700 persone annegate solamente nel 2015 davanti alle nostre coste svelano che l’attuale strategia politica è ancora insufficiente ad affrontare il multiforme fenomeno migratorio.
CVM si unisce alle preghiere dei più bisognosi, le cui esistenze e condizioni rischiano di rimanere nell’ombra, e insieme a Papa Francesco si augura: “Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana”.
Alessia Rossi