La disabilità e Tadele, dalla parte dei ragazzi emarginati | Il lavoro di CVM in Etiopia per la formazione degli insegnanti
Sorridente, ci ospita in una stanza di un blu oceano stranamente rassicurante, ricca di materiale didattico per facilitare l’apprendimento di studenti con disabilità Gomero e Menja – rispettivamente l’etnia di maggioranza e minoranza presenti nel Kaffa – dislessici, ipovedenti e con handicap motori. Romanework Tadele è una delle settanta beneficiarie del corso di formazione in sostegno psicologico implementato da CVM. Insegnante di Educazione Civica della Sheta Primary School di Bonga, si presenta come una donna carismatica che riesce a trasmettere la sua passione nella mente e nel cuore di chi la ascolta. Con orgoglio racconta la sua esperienza con CVM, mostrando con estrema accuratezza i dati raccolti sui centotrenta casi di ragazzi con disabilità e studenti Menja con difficoltà psico-emotive, spesso provocate da un forte sentimento di auto-segregazione, che in questi mesi ha seguito.
Il suo lavoro non si è fermato alla struttura scolastica in cui presta servizio. Infatti, Romanework ha deciso di condividere la propria esperienza e le proprie competenze acquisite scrivendo un manuale dal titolo “Training material on Emotional and Behavioral Disorder for three clusters primary school teachers”. Una raccolta di presupposti teorici e consigli pratici, utili per le insegnanti che vogliono avere un primo incontro con il sostegno agli studenti affetti da disabilità. “La volontà della nostra scuola -conclude Romanework- è quella di diventare un punto di riferimento per la scolarizzazione di studenti in difficoltà, fornendo loro strumenti didattici per minimizzare il loro deficit d’apprendimento, sostenendoli durante il loro percorso d’istruzione e promuovendo la loro scolarizzazione nel Kaffa. Abbiamo già iniziato questo percorso, rafforzando le nostre strutture e sensibilizzando altre insegnanti sulla delicata questione dell’apprendimento di studenti affetti da disabilità fisiche e difficoltà psico-emotive. Lo scopo finale è quello di estendere questa problematica all’intera società civile e le autorità”.
Il sostegno psicologico a ragazzi in difficoltà è una delle numerose iniziative che CVM sta portando avanti nel Kaffa. Qui, l’associazione conduce un progetto d’inclusione sociale per gruppi vulnerabili con un focus sull’inserimento di una minoranza etnica, quella dei Menja, da secoli vittima di pregiudizi culturali. Consapevoli che una buona educazione infantile è il punto di partenza per rafforzare l’integrazione, da circa due anni CVM sta formando insegnanti capaci di dare un sostegno psicologico a studenti Menja e Non-Menja in difficoltà, fornendo loro strumenti e consigli per risolvere i loro problemi e indirizzandoli a strutture appropriate. L’attività prevede, inoltre, che le insegnanti siano fornite di conoscenze pratiche e nozionistiche per diventare esse stesse formatrici con il compito di passare le competenze acquisite ad altre insegnanti.
La filosofia di Comunità Volontari per il Mondo premia l’implementazione di progetti e attività in linea con le politiche nazionali e in collaborazione con le strutture locali affinché le radici della sostenibilità possano essere forti e rigogliose. L’integrazione di studenti disabili è una sfida che il governo etiope ha recentemente accettato. Infatti, ancora oggi la disabilità fisica ed emotiva resta un taboo in molte società africane. In questa sfera culturale, spesso i figli affetti da disabilità sono considerati una croce per famiglie povere che possono contare soltanto sulle loro forze per il proprio autosostentamento. In Etiopia passeggiando per le strade capita spesso di vedere mendicanti, reietti ed emarginati – affetti spesso da disabilità fisiche – che hanno appena le forze per sussurrare un aiuto.
Nell’agosto del 2015, dopo un avvio incerto, il Ministero dell’Educazione etiope ha definitivamente confermato la scolarizzazione di ragazzi con disabilità o bisognosi di sostegno psicologico come uno dei target centrali nell’Education Sector Development Programme V, il piano di sviluppo quinquennale nazionale per il settore dell’istruzione. Soltanto nel Kaffa, secondo i dati forniti dall’Education Office sono più di 10.000 i ragazzi affetti da forme di disabilità che necessitano di sostegno, strutture e servizi appropriati. La scuola, riprendo il piano di sviluppo etiope per l’educazione, può garantire un primo passo verso il riassetto di una struttura sociale fruibile a tutte le sue componenti umane.
Manuel Morini – Volontario Servizio civile CVM Etiopia