Tanzania, l’addio ai libri delle bambine | CVM e il progetto contro l’abbandono scolastico
Nonostante i numerosi tentativi fatti negli anni recenti dai vari governi per incrementare la frequenza scolastica in Tanzania, oggi nel Paese per ogni 100 bambini iscritti alla scuola elementare, 30 abbandonano in corso, 35 non passano gli esami di scuola elementare e dei 30 rimasti soltanto 15 completeranno con successo anche la scuola superiore.
Mentre nei primi anni la questione riguarda indistintamente bambini e bambine, a partire dai 15 anni in poi la problematica dell’abbandono scolastico mostra una consistente disparità di genere. Nel contesto socio-culturale tradizionale tanzaniano, le ragazze supportano la propria famiglia tramite lo svolgimento di attività domestiche o prendendosi cura dei fratelli e delle sorelle più piccoli. In realtà familiari molto povere, i genitori non hanno spesso interesse nella frequenza scolastica delle proprie figlie e il completamento della scuola elementare è già visto come un traguardo più che sufficiente. In situazioni particolarmente “difficili”, una ragazza che raggiunge la pubertà è vista dalla propria famiglia come fonte generatrice di reddito: darla in sposa in giovane età significa ottenere una dote maggiore e, quindi, migliorare la propria condizione economica familiare. A 17 anni, 1 ragazza su 7 è coinvolta in una qualche forma di matrimonio/convivenza e a vent’anni più del 50% del totale delle ragazze tanzaniane sono sposate o convivono. Le gravidanze precoci costituiscono un altro preoccupante fenomeno: 1 ragazza su 4 di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha già avuto almeno un figlio o è in attesa del suo primogenito. Numeri elevatissimi che ci fanno comprendere quanto questo fenomeno costituisca un’emergenza ad elevata priorità.
CVM sta elaborando un progetto volto a promuovere una risposta integrata all’abbandono scolastico delle ragazze più marginalizzate del Distretto di Bagamoyo. Qualora il finanziamento venga approvato, il progetto mirerà a promuovere il coinvolgimento di vari attori di settore a diversi livelli: a livello nazionale per la promozione di leggi e policy nazionali più inclusive, a livello di distretto per il rafforzamento e l’applicazione delle leggi esistenti, a livello di comunità locali per la creazione di una società più consapevole dell’importanza dell’istruzione, della parità di genere nell’accesso all’istruzione, dei diritti delle ragazze e del danno creato da alcune pratiche sociali tradizionali; e a livello di operatori scolastici per l’accrescimento delle loro competenze e la formazione di insegnanti in grado di sviluppare ambienti scolastici che promuovano l’uguaglianza di genere e di offrire servizi alternativi, quali supporto psicologico per ragazze vittime di abusi e violenza.
Lorenza Mahoza Marzo – Rappresentante Paese Tanzania