Una cooperazione che cambia: le voci delle nuove generazioni – Il racconto
di Margherita Capecci
Roma, 4 novembre 2024. Nel piazzale antistante la Farnesina ci sono Esmeralda, Mirko e Beatrice: stanno
per entrare dentro. Sono tre giovani, che rappresentano, in quest’ occasione, le nuove generazioni, il futuro
della società.
Arrivano poi cooperanti di varie ONG italiane che oggi sono lì, insieme ai giovani, sono lì per un importante
evento.
Dopo mesi di formazione, incontri, dialoghi, riflessioni, bozze, correzioni, attese, cambi di programma è
arrivato il momento, il tanto atteso momento. Un momento neanche immaginato, quando ad inizio 2023
tanti giovani di età diverse, territori diversi, percorsi diversi iniziano ad incontrarsi online, a formarsi, a
riflettere insieme, a scambiarsi opinioni, a volte scontrarsi, animarsi: esperienze diverse e coinvolgenti,
testimonianze, momenti di crescita e di cittadinanza attiva: parte del progetto “Cooperazione! Mettiamola
in agenda!”.
Lunedì 4 Novembre, un lunedì di un autunno inoltrato che sembra iniziare come tanti, ma quel timido sole
tra le nuvole vuol comunicare qualcosa. Sì, sì, è proprio così. E’ il giorno della consegna al MAECI del
manifesto dei giovani per la cooperazione: un documento che sette giovani che hanno partecipato al
progetto “Cooperazione! Mettiamola in agenda”- AID 012618/02/5 hanno redatto per portare la voce dei giovani, per
raccontare ai decisori politici le proprie idee e riflessioni sulla cooperazione!
“Una cooperazione che cambia: le voci delle nuove generazioni”: il titolo del documento composto da un
manifesto di 10 punti ed un policy brief nel quale viene descritta la visione dei giovani per un futuro di pace
e sviluppo.
“Se vi dicessimo che”: questo l’incipit scelto da noi giovani per coinvolgere i decisori politici e l’opinione
pubblica nei temi e nei contenuti del manifesto, quasi un ritornello che si ripete per 10 volte e che al
termine della lettura resta come un eco di voci di giovani attivisti.
Siamo giovani che lottano contro le difficoltà quotidiane e che vogliono una realtà differente. Stiamo
ereditando un mondo dilaniato da conflitti, disuguaglianze, crisi climatica.
Ripudiamo l’indifferenza e convinti crediamo che si possa dare vita a delle alternative che porterebbero
l’umanità a vivere in unità e armonia.
È una vita che ci sentiamo dire che il futuro appartiene ai giovani, ma noi vogliamo agire ora, nel presente,
per fare in modo che domani ci sia un futuro per tutt*, un futuro fondato sul dialogo, la sostenibilità e la
giustizia sociale e ambientale.
Crediamo fortemente nella partecipazione, per questo vogliamo essere parte di un cambiamento che
possa migliorare il tessuto sociale in cui viviamo.
MA VOI SIETE DISPOSTI AD ASCOLTARE E AD AGIRE…
In un mondo al bivio, gli sforzi della cooperazione internazionale sono fondamentali per aiutare le
popolazioni di tutto il mondo a far fronte agli impatti del cambiamento climatico, agli effetti della guerra,
alle continue crisi della sicurezza alimentare e del costo della vita, all’acuirsi delle disuguaglianze.
È più che mai necessario rilanciare la cultura, il valore e lo strumento della cooperazione internazionale per
uno sviluppo sostenibile. Eppure oggi la solidarietà internazionale e la cooperazione allo sviluppo sono
minacciate dalla narrativa sovranista, dai riemergenti nazionalismi, dai muri e dai conflitti.
Vi è la necessità di favorire una maggiore conoscenza sul ruolo e sul lavoro della cooperazione
internazionale. La condivisione di dati, analisi, storie ed esperienze può contribuire ad accrescere la
conoscenza sul settore da parte dei media e degli operatori della comunicazione nel trattare certe
tematiche, tali da contribuire indirettamente a costruire un’opinione pubblica più informata e consapevole.
Il nostro è un mondo senza pace, in cui l’uomo risulta essere allo stesso tempo vittima e artefice di un
numero sempre crescente di conflitti, mentre il risorgente nazionalismo rappresenta una minaccia per la
cittadinanza globale. La promozione della solidarietà globale e della collaborazione per lo sviluppo
sostenibile, promosse dall’ Agenda 2030, sono messe a repentaglio dalla diffusione di nazionalismi, muri,
tensioni, conflitti, paure e chiusura mentale.
Ma noi giovani vogliamo un mondo più giusto. Ed è dalle scuole che bisognerebbe coltivare questo bisogno
di cambiamento, investendo maggiori risorse per la promozione della cittadinanza globale attiva,
sostenendo programmi di scambio e di solidarietà internazionale.
Con motivazione e voglia di metterci in gioco con il manifesto abbiamo voluto esprimere la nostra idea per
una Cooperazione che seriamente operi per promuovere la cultura della pace, la cittadinanza globale, la
sostenibilità, il lavoro dignitoso, e che affronti efficacemente l’emergenza climatica e la riduzione delle
disuguaglianze.
Il nostro è un appello ad agire per il bene comune, e a prendere delle decisioni che possano dare forma a
una moltitudine di società eque, solidali, rispettose dei diritti umani e aperte alla condivisione, al mutuo
supporto e all’apprendimento reciproco.
NOI SIAMO PRONT* A INIZIARE, E VOI?
Roma, 4 novembre 2024