Una vita, una storia, Chaimaa
Chaimaa è la prima di nove fratelli, tre maschi e sei femmine. La sua famiglia ha sempre vissuto in grandi difficoltà economiche e sin da piccoli tutti hanno svolto lavori di vario tipo, a partire da Chaimaa.
Grazie a un parente che l’ha aiutata a ottenere i documenti e ha creato un contatto, la giovane ha avuto un’esperienza di lavoro in Oman quando aveva appena diciotto anni. All’inizio è stata molto dura per lei perché non parlava la lingua e non aveva mai lavorato come domestic worker. La paga era di 260 dollari mensili e poteva sentire la sua famiglia solo una volta a settimana. Sette giorni su sette doveva lavare, pulire, cucinare e badare ai bambini della famiglia. Ogni mese metteva da parte i soldi guadagnati, per costruirsi una casa in futuro.
In Oman si sentiva molto sola, non poteva uscire e incontrare altre ragazze tanzaniane, e le uniche volte che le capitava di vederle era durante le passeggiate al seguito della famiglia.
È poi tornata a Zanzibar, dove oggi sta seguendo corsi di formazione specifici organizzati dal CVM – Comunità Volontari per il Mondo sul lavoro domestico nei Paesi stranieri, i progetti Empowered.
Ora è una giovane donna di ventiquattro anni, più sicura e motivata, pronta a ripartire per l’estero con la consapevolezza delle sue mansioni, ma soprattutto dei suoi diritti, come quello a un contratto, a orari di lavoro prestabiliti e a un giorno di riposo e ad avere la possibilità di contattare la famiglia una volta terminato il suo turno di lavoro.
Chaimaa è una donna che ha preso in mano il suo destino e attraverso la sua testimonianza sta sensibilizzando altre ragazze e giovani donne a non partire prima di aver fatto una buona formazione.
I Paesi stranieri rappresentano una possibilità importante per questa giovani donne, ma come Chaimaa ha imparato dalla sua stessa esperienza, bisogna partire solo dopo essersi formate e aver preso piena coscienza delle criticità da affrontare e delle opportunità che possono emergere se si arriva con una adeguata preparazione. Il suo sogno ora è quello di imparare i fondamenti di arabo per interloquire serenamente coi suoi datori di lavoro e tornare in Oman per guadagnare i soldi che ancora le mancano per costruirsi una casa tutta per sé.