Uno spirito di condivisione che si rinnova di anno in anno
di Asmae Dachan
Il periodo delle festività porta necessariamente a riflettere sulle quelle che sono le grandi questioni del nostro tempo. Se Natale è sinonimo di devozione e fraternità e la nascita di Gesù Cristo porta con sé speranza e spirito di perdono, l’avvicinarsi del nuovo anno è un’occasione per fare bilanci e pensare, ma anche per guardare al futuro e fare progetti. Viviamo un momento storico carico di paura e dolore a causa dei numerosi conflitti in corso, non ultimo quello drammatico in Terra Santa, di tensioni sociali e turbamenti che coinvolgono anche i più giovani. In questo quadro diventa difficile guardare al futuro con ottimismo e progettare, ma è necessario farlo. Chi è più fortunato, chi vive in Paesi democratici e in pace, chi ha gli strumenti per agire e per dire la sua, non può tuttavia smettere di impegnarsi, per il proprio bene, ma anche per quello altrui. È proprio di fronte alle crisi più gravi, infatti, che bisogna reagire e prendere l’iniziativa, fiduciosi che ogni passo in avanti possa condurre a un cambiamento. Madre Teresa di Calcutta disse: “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo”. La generale sfiducia che è provocata dalle congetture attuali non deve prevalere sull’idea di riscatto. Ognuno di noi è prezioso e il contributo dei singoli che compongono le comunità è fondamentale per creare e realizzare progetti di valenza culturale e sociale.
Il mondo del volontariato e dell’associazionismo ne sono una testimonianza concreta. L’impegno di giovani e adulti che ogni giorno dedicano il proprio tempo ad aiutare il prossimo, alleviare le sofferenze altrui, fare opera di sensibilizzazione e consapevolizzazione rappresenta un fiore all’occhiello di ogni società. L’Italia in questo ambito si distingue per l’attivismo di tante e tanti che all’interno del Paese e all’estero dedicano parte del proprio tempo o la loro stessa vita a servire, curare, soccorrere, accogliere, raccogliere fondi, costruire. CVM – Comunità Volontari per il Mondo, da ben 45 anni, ormai quasi 46, opera sotto questa luce. Due generazioni di volontarie e volontari che in Italia, Etiopia e Tanzania operano per educare, sostenere e accompagnare il cammino di crescita, di rivendicazione e tutela dei diritti dei singoli e delle popolazioni che incontrano. Il motto “Con l’Africa” e non “Per l’Africa” sta proprio a indicare lo spirito di cooperazione e condivisione, il cammino dove si è tutti alla pari e insieme ci si impegna per migliorare la realtà delle cose e costruire un presente e un futuro migliori.
Anno dopo anno questo spirito si rinnova grazie alla presenza e all’attenzione di tutti i volontari e di tutto lo staff, in Italia, Etiopia e Tanzania, al fianco dei bambini di strada, per dare loro una vita più sicura e dignitosa, delle lavoratrici domestiche, per aiutarle a formarsi e rivendicare i propri diritti, delle donne che imparano un mestiere per diventare indipendenti e autonome, delle comunità rurali per portare loro acqua pulita. È con questi propositi che accogliamo il nuovo anno, è con questo slancio che rinnoviamo il nostro impegno.