Il viaggio al pozzo
Per un Natale in cammino con l’umanità
Era mattina presto quando come team di CVM – composto da Lia, rappresentante paese Etiopia, Geremew responsabile locale, Mauro dall’Italia, responsabile per tutti i progetti CVM e me – abbiamo intrapreso una visita di monitoraggio e lasciato Debre Marcos per viaggiare verso Enarge Enawga. Già alle 6 del mattino la gente per strada accendeva piccoli fuochi per celebrare la Festa della Croce, una festa importante in Etiopia.
Geremew ci aveva portato una piccola bottiglia di caffè (preparata la mattina presto dalla moglie) poiché non c’erano locali aperti. Lungo le due ore di viaggio quel caffè ci ha permesso di discutere del lavoro mentre dalla strada asfaltata proseguivamo verso quella fangosa, in campagna. Quando siamo arrivati ad Enarge Enawga tutto il villaggio pullulava di persone che stavano preparando la festa. Qui ci siamo fermati per la colazione e siamo stati raggiunti dal geologo dell’Ufficio governativo che ci ha voluto accompagnare al pozzo. Abbiamo viaggiato per un’altra mezz’ora e poi è arrivato il momento di camminare. Siamo scesi giù nel fondo della valle e ancora non eravamo arrivati al pozzo. E poi ho chiesto a Geremew dove fosse e lui mi ha indicato l’orizzonte oltre gli alberi – non eravamo ancora vicini. Mentre stavamo camminando abbiamo incontrato delle donne che portavano acqua accompagnate da dei bambini. Abbiamo attraversato il fiume sulle pietre per non bagnarci, aiutati dalla popolazione locale. Mentre procedevamo salutavamo gli agricoltori al lavoro che aravano con l’aratro trainato dai buoi mentre alcuni diserbavano i campi. Anche se era un giorno di festa, loro ancora lavoravano a differenza della gente di città.
Abbiamo raggiunto il pozzo e le persone si sono accalcate attorno a noi con curiosità, per capire perché eravamo là e per ringraziarci e raccontarci quanto lo scorso anno fosse stata molto dura. Con la pioggia che non era venuta e i loro campi che erano morti. Il loro pozzo, molto distante, si era seccato fino a che l’acqua non era terminata. Le donne dovevano camminare per ore in cerca di acqua e anche i fiumi e le sorgenti erano secche. I bambini avevano dovuto smettere di andare a scuola, poiché non potevano percorrere le lunghe distanze con lo stomaco vuoto. Oggi queste persone festeggiano, “avere acqua è vita” e l’acqua potabile che garantisce salute ai bambini è davvero preziosa. Quest’anno la pioggia è scesa e le colture sono cresciute, gli agricoltori hanno piantato e l’orzo è andato bene e stanno di nuovo arando per seminare un secondo raccolto di cipolle e aglio. Da un anno all’altro si è passati dalla disperazione alla speranza. CVM lo scorso anno ha deciso di intervenire nell’area con scorte di acqua potabile e sementi in supplemento per gli agricoltori, col Ministro dell’Agricoltura, dopo aver analizzato la situazione disperata in cui le persone vivevano. Per la comunità questo è un anno fortunato, ma lungo la valle la situazione non è così positiva come abbiamo sentito, poiché forti piogge e grandine hanno distrutto le nuove colture, quando erano pronte per essere raccolte. In Paesi come l’Etiopia, dove la maggioranza della popolazione vive lontano dalle fonti d’acqua e mangia ciò che pianta, un raccolto povero o assente è una condanna.
Dopo l’incontro con le comunità è iniziato il nostro viaggio di ritorno – la gente era felice della nostra visita e ci ringraziava molto CVM per il pozzo, l’acqua e la vita. Dei bambini ci accompagnavano e anche adolescenti, mentre risalivamo dalla vallate. Due bimbe attorno a me parlavano in amarico, ho capito che stavano parlando di pane. Una di loro ha iniziato a correre in avanti e prima che fossimo arrivati alla macchina, è tornata verso di noi con del “cola”, un orzo tostato. Abbondante per tutti e pronto ad essere riportato indietro. Un bellissimo gesto di condivisione e affetto – loro ci hanno donato ciò che avevano e questo è stato un gesto molto bello.
Il nostro viaggio al pozzo è terminato, ma resta nella mia memoria. CVM ha toccato e risposto ai bisogni reali della umanità e per qualche piccola strada è entrato nella vita di centinaia di migliaia di persone. I saluti, il condividere con gente umile che lotta per la sopravvivenza e per badare alla propria famiglia, mandando i propri bambini a scuola nella speranza che per loro la vita sarà più semplice. Noi camminiamo con loro e ognuno di voi che ha donato al CVM ha percorso questo viaggio con l’umanità.
È Natale anche per loro e il “pozzo” realizzato nel loro villaggio resterà per molti Natali e sarà utilizzato per anni. CVM vi chiede di camminare con noi nel villaggio e di toccare l’umanità, servire l’umanità; di portare acqua alle donne, ai bambini, agli agricoltori, acqua potabile che porta vita.
Questo Natale unisciti alla campagna di CVM #unpodacqua e rendi il tuo Natale un Natale benedetto, perché tu hai condiviso un bicchiere di acqua potabile con persone che letteralmente non la avevano… come le due piccole ragazze hanno condiviso non ciò che avevano in abbondanza, ma ciò che quasi non avevano…
Un Natale benedetto per te e per tutta la tua famiglia, da tutti nel CVM. E grazie per non dimenticare le persone più umili del nostro mondo, questo Natale.
Marian Lambert – direttore CVM