Al via la campagna “Abbiamo Riso per una cosa seria” | 2018
CVM aderisce alla campagna nazionale FOCSIV “Abbiamo riso per una cosa seria” con la quale si promuove e sostiene l’agricoltura familiare. Con l’acquisto di un pacco di riso sosteniamo il progetto “Semi di sepranza“. Contattaci al 3809037767 per richiedere il riso e organizzare un evento in sostegno della campagna.
L’agricoltura familiare mette al centro le famiglie, in particolare le donne e i giovani, protagoniste dello sviluppo territoriale sia in Italia che nei Paesi del Sud del mondo, restituendo alle comunità il diritto di produrre gli alimenti necessari al loro sostentamento attraverso un modello di produzione legato alla tradizione dei territori e in grado di apportare un miglioramento della qualità della vita.
Nell’agricoltura familiare l’apporto qualificato e peculiare dei piccoli produttori dipende proprio dall’essere costituiti in famiglia, dall’essere fondati sulla logica della gratuità e del dono, sulla vocazione ad abitare la terra, con uno spirito di rispetto, di custodia e di sviluppo del creato per tutti, generazione dopo generazione.
L’Agricoltura familiare rappresenta la risposta più sostenibile ed efficace alla fame e alla malnutrizione di intere comunità coniugando diritto al cibo e dignità dell’uomo.
È il riso l’alimento più consumato al mondo, per questo FOCSIV – Federazione Organismi
Cristiani Servizio Internazionale Volontario – lo conferma protagonista della XVI edizione di ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA. Grazie al riso (100% italiano) prodotto dalla rete FdAI, FOCSIV e Coldiretti rappresentano l’insieme dei contadini del Nord e del Sud del mondo, ugualmente condizionati dall’agribusiness e dalla distribuzione organizzata.
Ogni pacco di riso, distribuito nelle piazze e nei mercati di Campagna Amica dai volontari FOCSIV, è un’occasione preziosa e gustosa per sostenere il diritto al cibo e la dignità di chi la lavora la terra, dimostrando anche la nostra responsabilità come consumatori.
Ambito di intervento CVM: Empowerment delle donne con il progetto “Semi di Speranza” in Etiopia