Bambini di strada | Conosciamo “Crescere insieme”. L’associazione per la riunificazione familiare
Ad Injibara, nella regione Amhara, i bambini di strada sono circa quattrocento. Proprio per loro, da anni CVM realizza, in collaborazione con gli organi di governo locale, progetti di riunificazione con le proprie famiglie, fornendo parallelamente attività di training e supporto materiale e psicologico. Sono diversi i gruppi a rischio per condizioni economiche, sociali o ambientali che Comunità Volontari per il Mondo supporta in Etiopia. I bambini di strada, fra questi, sono fra i più esposti, poiché facile bersaglio di violenze, malattie e criminalità. In questo contesto, come testimoniato da diversi funzionari pubblici, il supporto di CVM ha permesso di superare l’obiettivo annuale del numero di bambini ricongiunti alle famiglie che il governo etiope si era prefissato.
Grow togher – L’associazioni dei bambini di strada
Un pomeriggio incontriamo l’associazione “Grow together”, Crescere insieme, coi trenta bambini del programma di riunificazione. CVM è intervenuto in loro favore con supporto materiale, fornendo uniformi per la scuola, libri, attrezzature sportive, e con formazioni specifiche. Ci accolgono nella loro sede, concessa dal Governo, e timidamente iniziano a parlare. Hanno età diverse ma tutti condividono un passato non facile, in bilico tra mancanza di risorse economiche e problemi familiari. È Nibret, 13 anni, il presidente dell’associazione. Ricorda di come prima trascorresse tutto il giorno per strada cercando di guadagnare qualche moneta, e poi dell’opportunità di partecipare al programma di riunificazione ricevendo 3 mesi di formazione in life skills, igiene, problematiche legate alla vita di strada, attività ricreative e molto altro. Da allora ha abbandonato la strada, ha ripreso a frequentare la scuola con ottimi risultati e nel suo conto bancario risparmia regolarmente per l’università: sogna di diventare un dottore. Spiega poi che l’associazione funziona molto bene, con due incontri al mese in cui i membri si confrontano, cercando di non far tornare nessuno sulla strada. I giovanissimi membri di “Grow togheter” vorrebbero inoltre raggiungere e coinvolgere altri bambini perché hanno capito quanto benefico sia far parte dell’associazione.
Una famiglia riunificata
Il giorno seguente andiamo a trovare la madre di Nibret nella sua piccola caffetteria. Mentre ci offre l’injera, piatto tipico etiope, racconta orgogliosamente di quando ha iniziato questa sua nuova attività generatrice di reddito. Grazie ai training in imprenditoria di base, organizzati da CVM come parte del programma di riunificazione, ha compreso l’importanza della diversificazione dell’offerta e con il conferimento iniziale di 3400 birr ha acquistato i primi materiali necessari all’avvio dell’attività. Ora vive con i suoi quattro figli, vorrebbe costruire la sua propria casa e magari anche espandere l’attività. Non resta che congratularci con gioia per il lavoro fatto e il risultato da lei raggiunto.
Elisa Pasquini – Servizio Civile Nazionale in Etiopia