L’esperienza SCU in Italia
Come risaputo, il Servizio Civile Universale- SCU è l’opportunità per i giovani, di dedicarsi come volontari a un progetto in Italia o all’estero. Questa volta vi presentiamo Clio Concetti e Diletta Pastocchi, volontarie SCU in Italia. Entrambe stanno partecipando a due progetti che dureranno 12 mesi e da quello che hanno vissuto in questi pochi mesi, sono sicure che porteranno per sempre questa esperienza nel loro bagaglio personale.
Le volontarie sono impegnate nelle varie attività di CVM da maggio 2022, e la loro presenza nella nostra organizzazione è la conferma di una gioventù che sa guardare al futuro con speranza e idee nuove.
Clio ci racconta:
L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo. (Sofocle)
La mia esperienza di Servizio Civile inizia in un momento per me molto importante, fatto di cambiamenti e consapevolezza perché quando ti concedi del tempo per comprendere chi sei, hai maggiori possibilità di apportare cambiamenti positivi alla tua vita. Per questo, dopo 2 anni di pandemia e la conseguente crescita dell’utilizzo di dispositivi elettronici come PC, smartphone e tablet (usati per DAD e comunicazioni scolastiche, accesso ai servizi di pubblica amministrazione, aggiornamenti sulla situazione SarsCovid-19, ecc), ho deciso di aderire al progetto “DigitAbility per inclusione e la cittadinanza attiva” poiché questa situazione ha coinvolto tutt* e ha evidenziato il divario sociale tra chi ha accesso a questi dispositivi e chi no. Avere accesso al dispositivo non significa solo esserne in possesso ma, soprattutto per anziani e stranieri, significa non avere il know-how per poter accedere ai servizi. I social media si sono rivelati degli strumenti stupefacenti per “restare vicini” anche se fisicamente distanti ed è per questo che dobbiamo promuovere l’inclusione sociale di tutti i cittadini attraverso una piena partecipazione a tutti gli strumenti di cittadinanza digitale, migliorare l’accesso di cittadini over 65 e stranieri ai servizi digitalizzati ed infine migliorare le competenze digitali funzionali dei ragazzi nella gestione della propria identità digitale e strumenti per l’apprendimento.
Diletta ci racconta:
Mi sono avvicinata a questo mondo del sociale perché sentivo la necessità di fare nuove esperienze che arricchissero il mio percorso personale e lavorativo e per questo ho scelto di aderire al progetto “Marche Solidali: formazione, sensibilizzazione e comunicazione per una regione inclusiva” che si occupa di promuovere la conoscenza di diverse culture , sensibilizzazione, integrazione , migliorare l’inserimento scolastico di alunni stranieri (come con il doposcuola), contribuire a ridurre il tasso di abbandono scolastico e favorire l’inclusione socio-economica di fasce vulnerabili, sia con percorsi di formazione mirati, sia con attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza.
In questi mesi ho potuto partecipare e seguire alcune attività riguardanti questi obiettivi: un laboratorio di intercultura con alcune ragazze etiopi del progetto SAI per la Giornata mondiale del Rifugiato, un evento solidale “NoT(t)e per i sogni dei bambini” il cui ricavato è stato devoluto al progetto S.T.R.E.A.M. riguardante i bambini di strada in Etiopia, e da poco il XVI Seminario di ECG “So-stare nel social media” a Senigallia, destinato a docenti e formatori di tutta Italia.