Lotta all’Aids in Tanzania, non abbassiamo la guardia
Il 1 dicembre ricorre la Giornata internazionale per la lotta contro l’HIV/AIDS. A che punto siamo?
La diffusione del virus dell’HIV in Tanzania rimane alta, con circa il 5,1% della popolazione adulta infetta e oltre 1,5 milioni di persone che convivono con il virus. Nonostante gli sforzi di sensibilizzazione, la malattia continua a essere un’emergenza, con 31.000 nuovi casi tra i bambini nel 2021. La mancanza di controlli e consapevolezza, in particolare durante la gravidanza, causa frequenti trasmissioni da madre a figlio. La Tanzania ha fatto progressi nella prevenzione, ma le difficoltà restano, soprattutto nelle aree rurali, dove l’accesso alle cure è limitato.
Organizzazioni come l’associazione Zapha+, fondata nel 1994 da CVM – Comunità Volontari per il Mondo, supportano le persone colpite dall’HIV, e in molte scuole vengono implementati programmi di sensibilizzazione. Tuttavia, la pandemia ha rallentato i progressi, con una diminuzione del 7% nelle persone trattate con farmaci antiretrovirali nel 2020. Le scuole sono obbligate a proteggere la privacy dei bambini affetti da HIV, ma il sistema educativo fatica a rilevare tutti i casi.
Secondo le stime più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’UNAIDS, la prevalenza dell’HIV in Tanzania è relativamente alta, con circa il 5,1% della popolazione adulta (15-49 anni) infetta. La Tanzania è una delle 15 nazioni africane che contribuiscono in modo significativo al numero globale di nuove infezioni da HIV.
L’attenzione verso i bambini
Un aspetto cruciale dell’epidemia di HIV in Tanzania riguarda i bambini, che rappresentano una popolazione particolarmente vulnerabile. Secondo i dati dell’UNAIDS, nel 2021 circa 31.000 bambini in Tanzania sono stati diagnosticati con l’HIV. Molti di loro sono nati da madri sieropositive, e, nonostante i progressi nella prevenzione della trasmissione verticale (da madre a figlio), l’accesso alle cure e al supporto continua a essere un problema.
Nel 2020, l’OMS ha riportato che solo il 66% dei bambini con HIV in Tanzania ha ricevuto trattamento antiretrovirale, un dato che evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per garantire che tutti i bambini vulnerabili ricevano una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato. Le associazioni locali e internazionali che si occupano di HIV/AIDS, si stanno concentrando sul miglioramento della diagnosi precoce e sull’ampliamento dell’accesso ai farmaci per i bambini. In particolare, l’adozione di terapie ARV a dose fissa e la distribuzione di farmaci nei centri sanitari di base sono fondamentali per ridurre la mortalità infantile legata all’AIDS.
Per avere successo nella lotta contro l’HIV/AIDS, è fondamentale un impegno continuo, che veda la collaborazione tra governi, agenzie internazionali, comunità locali e persone che vivono con l’HIV. Solo attraverso questi sforzi concertati sarà possibile ridurre ulteriormente l’incidenza dell’HIV e migliorare la vita delle persone, in particolare dei più giovani, che sono la speranza per un futuro senza AIDS.